Le scriventi OO.SS. sono molto preoccupate dopo l’annuncio della società Medcenter, azienda terminalista operante nel Porto di Gioia Tauro, di voler attivare le procedure per il licenziamento del personale in esubero, in un numero maggiore rispetto alla procedura precedente, dopo i 377 già transitati nell’agenzia portuale che dovevano essere riqualificati e ricollocati.
Per queste ragioni, alla luce delle dichiarazioni rilasciate dai diversi Ministri circa la volontà di rilancio del Terminal portuale avvenute negli ultimi mesi, occorre porre fine a questo interminabile braccio di ferro che rischia di far chiudere definitivamente le speranze di ripresa del Porto di Gioia Tauro.
Riteniamo di dovervi chiedere la convocazione di un incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza dell’azienda terminalista Mct e del suo socio T.I.L. per una disamina congiunta dell’intera problematica, a partire dallo stato di attuazione dei protocolli sottoscritti, degli annunciati investimenti pubblici e privati per l’area Portuale e retroportulale che ricordiamo, ricadono nelle aree Zes della Calabria.
Chiediamo, nel frattempo, non venga avviata nessuna procedura di licenziamento dei lavoratori che da oggi sono in stato di agitazione.
Il sindacato non accetterà che ancora una volta si utilizzi a Gioia Tauro il ricatto occupazionale per lotte di potere nazionali e internazionali per gli Hub portuali che nulla hanno a che fare con il rilancio del nostro Paese e del Mezzogiorno.
Segreterie Cgil Cisl Uil Nazionali
Colla- Cuccello – Veronese
Segreterie Cgil Cisl Uil Calabria
Sposato-Russo – Biondo
(Comunicato stampa)