Un’esercitazione complessa di “port security” si è svolta all’interno del porto di Corigliano, organizzata dalla Capitaneria di porto e condotta sulla banchina 1.
“Nello scenario – si legge in una nota della capitaneria – è stato simulato un attentato di matrice terroristica consistente nel posizionamento di un ordigno esplosivo sotto una delle lavatrici del locale lavanderia della motonave “Sider Marleen”, ormeggiata presso la banchina 1 per svolgere operazioni commerciali. L’esercitazione è stata preceduta da una riunione organizzata dalla Capitaneria di porto con gli le istituzioni ed enti interessati fra cui la Prefettura di Cosenza, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, l’Autorità portuale di Gioia Tauro, l’Agenzia delle Dogane.
Durante la complessa attività addestrativa sono stati verificati la corretta implementazione delle misure di sicurezza contenute nei piani di security, i tempi d’intervento delle varie componenti coinvolte e dei soggetti istituzionali interessati alla gestione dell’emergenza nonché l’efficacia delle comunicazioni. All’esercitazione ha partecipato anche l’equipaggio della predetta nave che ha implementato le proprie misure di security previste dal piano di sicurezza della nave.
Dopo il rinvenimento, da parte dell’equipaggio, dell’ordigno, sono scattate le procedure previste dai piani con la messa in sicurezza dell’area intorno alla nave, l’impiego dei mezzi navali della Guardia Costiera e l’intervento degli artificieri per il disinnesco dell’ordigno”.
Lo specchio di mare antistante la costa jonica è spesso utilizzato per attività di addestramento militare al fine di migliorare le esercitazioni in materia di difesa. I risultati sono soddisfacenti e dimostrano come le forze armate siano altamente professionali.
(fonte: La Provincia di Cosenza)