Le associazioni dell’intera sibaritide preoccupate per la paventata chiusura dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia dello Spoke di Corigliano Rossano ha scritto a tutte le istituzioni politiche , dalla regione al comune, chiedendo chiarimenti e provvedimenti. Di seguito il testo della missiva.
Al Governatore della Regione Calabria
On. Roberto Occhiuto;
Al Commissario Straordinario Dell’ASP di Cosenza
Dott. Antonello Graziano;
Al Presidente del Consiglio Regionale
Filippo Mancuso;
Alla Presidente della Commissione Sanità
On. Pasqualina Straface;
Ai Gruppi Consiliari della Regione Calabria
e.p.c
Al Sindaco
Ing. Flavio Stasi;
Alla Presidente del Consiglio Comunale
Avv. Marinella Grillo;
Ai Gruppi Consiliari;
Comune di Corigliano Rossano
S.E. Mons. Francesco Savino
Presidente per l’Italia Meridionale CEI;
S.E. Mons. Maurizio Aloise
Arcidiocesi di Rossano Cariati
Oggetto: Richiesta informazioni chiusura dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Spoke di Corigliano Rossano.
In relazione a quanto espresso in oggetto, le Associazioni costituitesi in Comitato delle Associazioni, nella città di Corigliano Rossano, presenti e operanti sul territorio comunale e nella Sibaritide, compresa tra Rocca Imperiale e Cariati, chiedono di potere ottenere dai Soggetti istituzionali in indirizzo, informazioni e chiarimenti ufficiali in merito alla probabile chiusura dell’ Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Spoke di Corigliano Rossano, a seguito della quiescenza contemporanea del direttore e di altri due dirigenti medici di un reparto che offre al territorio un servizio sanitario e assistenziale fondamentale per le donne di questa vasta area che contempla circa 220 mila abitanti.
La Città di Corigliano Rossano si configura, infatti, come terza città della Calabria per popolazione e prima per estensione territoriale, sede dell’unica U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia presente sulla fascia Ionica, tra Crotone e Policoro.
Nel difficile contesto in cui versa la sanità calabrese, i cittadini hanno assistito, nel corso degli anni, a dei veri e propri scippi e ad un depauperamento continuo ed ininterrotto del servizio sanitario, sacrificato in nome di un incomprensibile “risparmio” che si è tradotto, prima nella chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce, e poi nella lenta e inesauribile riduzione di posti letto, fino alla chiusura di tante Unità Operative Complesse.
Le continue notizie diffuse dagli organi di stampa, riguardo la chiusura del reparto de quo, i dibattiti che si stanno producendo nel contesto sociale di riferimento, l’assenza di rassicurazioni e/o di smentite da parte delle competenti Istituzioni, fanno registrare una crescente, fondata e generale preoccupazione.
Questo Comitato chiede, pertanto, alle SS.VV. II.me., di volere fornire le opportune informazioni a riguardo, quali espressione di azioni concrete e urgenti, al fine di poter garantire l’esercizio della cittadinanza attiva e della partecipazione a quanti, cittadini di questa area, con forza e determinazione restano in attesa di risposte che, nell’esclusivo interesse della difesa di un diritto imprescindibile, vadano nella direzione di scongiurare la chiusura dell’ U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Spoke di Corigliano Rossano, storicamente e notoriamente centro di eccellenza per l’efficienza, la qualità e la quantità dei servizi erogati.
Auspicando una presa in carico della presente richiesta e confidando in una celere risposta, si inviano distinti saluti.
Le Associazioni che hanno aderito al Comitato
- Carpe Diem;
- 25 Aprile Marco De Simone;
- Auser di Corigliano;
- Auser di Rossano;
- Osservatorio per la sanità;
- Mondiversi;
- Terra e Popolo – cittadinanza e solidarietà;
- Club Trekking Corigliano Rossano;
- Circolo Culturale Rossanese;
- WWF Corigliano Rossano;
- Legambiente Corigliano Rossano;
- Ricrea;
- Prociv Gaetano Gallo;
- Vincenzino Filippelli;
- Comitato in difesa di Bucita e del territorio;
- Centro Studi ” Calibytense Nostrum” e del Cenacolo degli Artisti.;
- Anteas di Rossano.