di REDAZIONE
“Questa proposta di legge – dichiara Graziano – è significativa dell’impegno che il laboratorio politico di Forza Italia – Giovani pone sui temi sociali di grande rilevanza, come la violenza sulle donne, che in Calabria, purtroppo, continua a registrare fenomeni cruenti. L’obiettivo di questa legge nata dai giovani e pertanto attuale e reale, è quello di creare delle opportunità concrete tese ad arginare questo fenomeno, creando delle opportunità di tutela delle vittime.
L’idea di ampliare e maggiormente definire la normativa vigente è dettata soprattutto dalla necessità di garantire alle donne che hanno subito violenza o maltrattamenti, il riscatto della propria vita attraverso il reinserimento lavorativo, come strumento fondamentale per ridefinire percorsi autonomi, raggiungendo o recuperando un’autosufficienza economica. La proposta di legge, inoltre, integrando le politiche per le pari opportunità, della non discriminazione e le politiche per il lavoro, intende finanziare, con le risorse del Fondo sociale europeo, interventi di reinserimento sociale attraverso il lavoro. Un programma, questo, attivabile da subito attraverso il coinvolgimento diretto dei Centri antiviolenza, dei Servizi sociali e dei Centri per l’impiego territoriali, messi in rete con tutti gli operatori pubblici e privati che operano con impegno e competenza nell’ambito del contrasto alla violenza contro le donne e a sostegno delle vittime.
Ancora, la nuova legge, posta all’attenzione del Consiglio regionale della Calabria, intende istituire un fondo di solidarietà per il patrocinio legale gratuito del quale possono beneficiare tutte le donne vittime di violenza e maltrattamenti che intendono sporgere denuncia per un reato consumato o tentato sul territorio calabrese. Già a partire dall’entrata in vigore della legge. Una misura importante considerato che, spesso, il fenomeno della violenza rimane sommerso, perché la mancanza di indipendenza economica in molti casi costringe le donne a subire in silenzio e a non denunciare gli aggressori”.