Sit-in questa mattina davanti all’ufficio postale di Mirto, divenuto il centro di una crescente preoccupazione a causa dei disagi e dei disservizi che affliggono la comunità da diversi anni. Questa mattina, un presidio nei pressi dell’ufficio postale ha attirato l’attenzione del consigliere regionale Davide Tavernise, esponente del Movimento 5 Stelle, che ha voluto denunciare pubblicamente la la situazione ritenuta «vergognosa». Tavernise ha evidenziato il degrado evidente e persistente in cui versa l’ufficio, sottolineando gravi problemi che colpiscono direttamente i cittadini. «Attualmente, l’ufficio postale opera con soli due operatori anziché i previsti tre, creando lunghe code e disagi nell’accesso ai servizi postali. Inoltre, l’ATM, in funzione dal lontano 2007, presenta problemi di funzionamento evidenti, con cifre illeggibili che rendono difficile il prelievo di denaro, specialmente per gli anziani. Nonostante i ripetuti solleciti, sia al direttore di filiale che al responsabile territoriale dell’area sud, le promesse di fornire un terzo operatore e sostituire l’ATM sono rimaste inadempiute. Questa situazione ha persistito per ben due anni, privando la popolazione di Mirto dei servizi essenziali che un ufficio postale funzionante dovrebbe garantire nel 2023». Tavernise ha espresso indignazione e ha fatto eco alle voci dei cittadini, sottolineando l’urgenza di porre fine a questo stato di degrado e di assicurare servizi postali adeguati e efficienti per la comunità. Questo appello pubblico del consigliere regionale Tavernise mira a mettere in risalto la necessità di un intervento immediato per ripristinare un servizio postale di qualità e a garantire ai cittadini di Mirto la possibilità di accedere a servizi affidabili e funzionanti. Il livello di insoddisfazione è altissimo. Ecco le testimonianze di alcuni cittadini-utenti: «Stamattina, sono dovuto tornare all’ufficio postale di Calopezzati in quanto i servizi a Mirto erano ancora inattivi. Dobbiamo recarci a Rossano per aprire un conto perché qui non funziona proprio nulla. Il distributore automatico è inadeguato per una città come la nostra, con una popolazione che raggiunge le 30.000 persone durante il periodo estivo. Affidarsi a questo servizio è un’illusione: o non funziona affatto o non ci sono soldi disponibili. Tornare a casa senza aver risolto nulla, sperando che funzioni al nostro prossimo tentativo. Non c’è alcun miglioramento, sia dentro che fuori l’ufficio, e la situazione è sempre la stessa. È come se fosse bloccato in un’eterna ripetizione. È incredibile quanto tempo stia passando senza alcun cambiamento o miglioramento. Non possiamo continuare così, è tempo di agire e risolvere questi problemi che sembrano non avere soluzione. C’è bisogno di un cambiamento immediato».