E anche la nostra città è sembrata vivere la stessa, profonda, spaccatura.
Mandare i figli in presenza o impegnarli con la DAD? A Corigliano-Rossano si è scelto (come nella maggior parte della nazione, del resto) di tenere i figli a casa.
All’amministrazione comunale, in ritardo marcato sul ripristino di alcuni edifici scolastici (sarà colpa del rodaggio?), la scusa del Covid cade a pennello.
Ma su richiesta di un privato, oggi la Prima Sezione del TAR Calabria, con provvedimento cautelare, ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza comunale che bloccava l’accesso a scuola degli studenti di Corigliano-Rossano.
Naturalmente la giornata è stata pervasa dal dibattito mai sopito tra i gli schieramenti del Sì e del No: “vale solo per la sruttura che ha promosso il giudizio”; “no, si estende a tutti gli istituti” e via discorrendo, con motivazioni. Il sindaco tuttologo, è stato costretto addirittura a parlare di cortocircuiti istituzionali….
Ma noi, che capiamo di processi estensivi del Diritto quanto Stasi di Ospedali COVID, ci permettiamo di chiedere umilmente al nostro primo cittadino solo una cosa: SEI IN GRADO DI SPIEGARE ALLA CITTA’ PERCHE’IN UN GIUDIZIO COSI IMPORTANTE, AL TAR IL COMUNE NON SI E’ MANCO PRESENTATO, PERDENDO OLTRE AL GIUDIZIO, ANCHE LA FACCIA??
comunicato stampa