Il Sindaco di Campana, Agostino Chiarello, interviene sulla mancata presentazione di una candidatura alle provinciali espressione dell’area di riferimento Corigliano-Rossano. O comunque del Basso Jonio. “Non soltanto Rossano e Corigliano hanno perso un’occasione storica – dice – per condividere finalmente un progetto forte di rappresentanza unitaria degli interessi territoriali ma, con il comportamento se non autoreferenziale quanto meno poco concludente dimostrato per le candidature provinciali, hanno contribuito a rendere ulteriormente periferie e più deboli anche le aree interne, come la Sila Greca”. Secondo Chiarello sulle classi dirigenti delle due più grandi città dell’area (Corigliano e Rossano) dovrebbe pesare molto di più la responsabilità di invertire l’inesorabile declino dell’intera Sibaritide. Cosa che non è accaduta. “A nulla è servita – continua Chiarello – neppure l’ultima chiamata a raccolta dei sindaci nel consiglio comunale di Rossano, lo scorso 28 dicembre, per sostenere insieme la difesa del Centro Medico Legale presso l’INPS la cui soppressione, come da più parti è stato denunciato e così come giù accaduto per la soppressione del Tribunale, determinerebbe disagi a cascata soprattutto sulle residue popolazioni dei centri montani che gravitano sull’area urbana. Continua a mancare la forza trainante di Corigliano e di Rossano rispetto alle esigenze ed alle attese delle popolazioni dell’intero territorio; così come manca una visione unitaria nell’affrontare insieme soprattutto le emergenze comuni, con l’autorevolezza necessaria e naturale che quei due centri, se uniti, potrebbero dimostrare per tutta l’area rispetto ai decisori politici sovra comunali”. Figura meschina, quella espressa da Corigliano e Rossano. Davvero meschina. I Sindaci dei paesi interni meriterebbero ben altro. Ma anche loro, comunque, non sempre hanno dimostrato ampia condivisione su alcune tematiche. Vedi vicenda Tribunale. “Al mancato raggiungimento dell’obiettivo strategico di avere un candidato presidente dello ionio – termina Chiarello– si aggiunge poi anche la grave assenza di candidati consiglieri della Sila Greca; circostanza, quest’ultima, che renderà ancora più fragile il peso e la capacità di rappresentare gli interessi legittimi di una zona che viene sempre più drammaticamente privata di servizi.