“Ho inviato stamane una lettera al capo del Corpo Forestale dello Stato, Dott. Patrone per sollecitarlo a intervenire in relazione alla incresciosa vicenda dei punti ristoro ricadenti nei comuni di Spezzano della Sila e Longobucco, in località Cupone, Fossiata e Santa Barbara, gestiti dal Corpo forestale dello Stato e da tempo inopinatamente chiusi”. Così il consigliere Bevacqua, il quale continua affermando che “tali strutture assolvono ad una importante e irrinunciabile funzione pubblica, poiché erogano servizi primari per turisti ed escursionisti della montagna, per cui è evidente che la loro soppressione rappresenta un danno ingente per il territorio del Parco nazionale della Sila”. “ Sono già visibili – prosegue Bevacqua – le pesanti conseguenze sull’economia della montagna silana e sulla stessa rete ecologica e di biodiversità che si sta faticosamente tentando di inserire nel ventaglio dell’offerta turistica calabrese, come elemento di ricchezza e specificità dell’altopiano silano”. “È assolutamente necessario – conclude Bevacqua trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di salvaguardia delle strutture ricettive esistente, anche in ragione delle ovvie ricadute occupazionali, in particolare per ciò che concerne le opportunità relative alla forza lavoro giovanile.