Con i criteri elaborati nel nuovo bando di affidamento del servizio di custodia e gestione dei cani randagi, si spera di raggiungere anche nella gestione privata gli stessi risultati attraverso il coinvolgimento dei volontari, la promozione delle adozioni, l’incremento degli orari di visita, le attività di sensibilizzazione ed altri servizi aggiuntivi volti a migliorare le condizioni di permanenza degli animali ospitati.
Occorre tuttavia promuovere modelli di gestione sovracomunali più incisivi.
Seppure il territorio registri numeri migliori, il randagismo, rimane una “piaga sociale” che dopo anni di scarsa attenzione può e deve essere combattuta con urgenza attraverso strumenti a livello regionale e quindi con un piano di contrasto lungimirante del commissario ad acta ed una serie di modifiche alla legge regionale
Proposte che sono state già avanzate e che si spera siano recepite, in particolare, quelle relative ai canili sanitari Asp, agli affidi contestuali e allo snellimento delle procedure per la reimmissione.
Imprescindibile è poi il contributo dei cittadini nella gestione dei propri animali troppo spesso non identificati e lasciati liberi di riprodursi. A breve verranno avviati ulteriori azioni diretti a potenziare la capacità di accoglienza del canile sanitario ed i controlli.
Il Comune di Corigliano-Rossano è stato ammesso al finanziamento previsto per la prevenzione ed il contrasto del maltrattamento agli animali. La quota destinata, seppure di poche migliaia di euro, dovrà essere impiegata per l’assunzione di personale della Polizia Locale e all’acquisto di attrezzature. Verrà potenziata l’attività di monitoraggio del territorio, dalle aree rurali al confine con i Comuni limitrofi dove, notoriamente, il problema del randagismo è più diffuso e più frequenti sono i fenomeni di abbandono.
Le attività nonché i risultati ottenuti, saranno documentati e comunicati mensilmente alla Prefettura, secondo quanto previsto dalla Circolare Ministeriale (Comunicato stampa).