“L’Amministrazione Mascaro fa acqua da tutte le parti. E purtroppo tutte le falle, i continui litigi interni, le prese di posizione per beceri giochi di potere e postazioni privilegiate, ricadono solo e soltanto sulla pelle dei rossanesi”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Ernesto Rapani, nel commentare i lavori dello scorso consiglio comunale mette subito in risalto le gravi carenze interne di una maggioranza composta da soli due consiglieri comunali, giusto quelli che di tanto in tanto prendono la parola per tentare goffamente e con battute di pessimo gusto, di replicare alle ragioni delle minoranze consiliari.
“Che due consiglieri del Pd abbandonino l’aula prima della trattazione, con votazione, del punto relativo all’assestamento di bilancio, è fatti gravissimo – dichiara Rapani -. Se a ciò aggiungiamo che un terzo membro del gruppo Pd se ne va sbattendo la porta ed avvalorando le accuse di voto di scambio mosse da Tonino Caracciolo ad indirizzo del Pd durante il primo consiglio comunale, vuol dire che i problemi in seno alla maggioranza sono già irrecuperabili. I tre consiglieri da cosa siano spinti, è immaginabile: spartizione di potere, come se si giocasse una partita a scacchi. Peccato, però, che quelle mosse le paghino i cittadini che non si vedono riconosciuti diritti e servizi, perché nulla funziona all’interno della macchina comunale priva di qualunque indirizzo politico, in quanto governata da gente inesperta, politicamente inadeguata, con idee confuse, che tenta goffamente di arrampicarsi sugli specchi”.
Rapani rincara la dose ricordando quanto sia importante la presenza di un assessore al Bilancio, “ma che sia competente in materia – tuona – addentro alla finanza pubblica, e non di certo una marionetta da telecomandare alla bisogna o un tizio qualsiasi da posizionare perché qualche consigliere comunale ha male al pancino. Che questa gente sia scontenta, a noi ed alla città non interessa nulla. Il sindaco ricordi che è lì per fare gli interessi della città, non certo per accontentare i suoi vassalli incompetenti. E’ evidente, però, come Mascaro abbia le mani legate e debba subire passivamente per evitare di perdere altri pezzi della sua maggioranza”.
Il coordinatore regionale di Fdi-An, poi, prosegue nei suoi “stimoli”. “Il governo di città, probabilmente, non ha compreso che più che una variazione al bilancio, rappresentava proprio un mini bilancio da 12 milioni di euro. Con l’aggravante che non è stata dettata da indirizzi politici. L’assestamento di Bilancio – spiega Rapani – serve per dare attuazione alle linee di mandato che spettano alla politica. Con la mancanza di un assessore di riferimento, le competenze ricadono sul sindaco, il quale non mi sembra abbia afferrato che non se ne può lavare le mani e delegare gli uffici comunali. Perché questo ha evidenziato nel suo intervento. Ed allora, piuttosto che stare con il naso per aria, scrutando le gradinate, un distratto presidente del consiglio, gli assessori tifosi e i consiglieri di maggioranza stiano più attenti, studino le “carte” e giungano in Consiglio più preparati perché altrimenti rischiano, come stanno facendo, di fare figuracce.
Come quella sul Documento Unico di Programmazione che doveva essere approvato dalla Giunta insieme agli assestamenti di Bilancio entro il 31 luglio, scadenza comunque non perentoria, senza poter contare su proroghe sbandierate ma inesistenti. Mi auguro che la Corte dei conti, non tiri le orecchie al’amministrazione di Rossano e ci costringa a dover dire che avevamo ragione, come al solito. Il nostro voleva essere un mero consiglio in uno spirito collaborativo. Come quando abbiamo affrontato la questione debiti fuori bilancio, occultati (volutamente?) sia dai dirigenti che dal governo cittadino, nonostante gli indirizzi degli uffici finanziari. Sappiano tutti che proseguiremo – chiosa Ernesto Rapani – la nostra azione a difesa della città, andando avanti liberi, onesti e senza paura”.