Prosegue il tour del presidente della Regione, Mario Oliverio, a sostegno delle ragioni del Sì al referendum costituzionale. Nella giornata di sabato, dopo l’incontro svoltosi presso la Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, a cui ha partecipato anche l’ex presidente del Senato Franco Marini, Oliverio si è spostato a Cassano allo Jonio dove, sempre insieme all’ex presidente del Senato, ha incontrato i cittadini nel corso di una affollata manifestazione pubblica a cui hanno preso parte anche il sindaco della città, Gianni Papasso, il deputato del Pd Nicodemo Oliverio, il segretario regionale socialista Luigi Incarnato, l’ex deputato Giuseppe Aloise e il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. “Sono particolarmente contento -ha detto Oliverio- di essere a fianco di Franco Marini. Sono contento e lo ringrazio di cuore, perché la sua presenza qui è quella di un grande dirigente politico, di una personalità che ha dato un grande contributo ad un processo, questo sì, riformatore, che è stato quello di spingere perché grandi forze popolari ritrovassero il cammino dell’unità nel rispetto della pluralità e della ricchezza culturale e politica di ognuna. Domenica 4 dicembre saremo chiamati a votare per dire un Sì o un No ad una riforma importante il cui “cuore” è dato dal superamento del bicameralismo paritario e da una diversa, più chiara regolazione del rapporto fra lo Stato e le Regioni. Se dovesse prevalere il No -ha aggiunto il presidente della Regione- certamente non succederà la fine del mondo, ma l’Italia rimarrà ingessata, bloccata, ferma ad un palo rispetto alle democrazie più avanzate dell’Europa e del mondo. Non c’è –ha concluso Oliverio, rispondendo a quanti lo hanno accusato di aver barattato il proprio sostegno al Sì con i favori del governo e del presidente del Consiglio- nessuno scambio, nessun patto, nessuna promessa di favori. Io sono coerente con la mia storia e con le battaglie portate avanti nel corso degli anni dalla forza politica e dallo schieramento a cui mi onoro di appartenere. Per questo motivo continuerò a girare la Calabria in lungo ed in largo, fino all’ultimo minuto prima del voto. Lo faccio perché sento il dovere di dover dare il mio contributo in un passaggio importante della storia del nostro Paese. In momenti come questi è necessario stare dalla parte giusta”.