Referendum, votare “Si” per garantire una nuova struttura costituzionale, più europeista e moderna, all’Italia. Questo partendo dal presupposto imprescindibile delle riforme che rappresentano l’unico strumento per attuare il processo reale di semplificazione e ottimizzazione dell’apparato pubblico. Ospite d’eccezione il Professor Salvatore Vassallo, ordinario di Scienza politica all’Università di Bologna. Tra i padri della riforma renziana. “La riforma della Costituzione – ha detto il politologo – non può e non deve essere confusa e sminuita, né si consuma nell’attuale agone polemico imbastito dalla politica, ma rappresenta l’opportunità reale per l’Italia di ritrovarsi europea e mettersi finalmente al passo con tutti gli altri Paesi del continente”. Un incontro che ha visto la partecipazione di molti cittadini. Che hanno gremito la sala rossa di Palazzo San Bernardino. Incontro promosso dal comitato territoriale “Sibaritide X il Sì”. Ad illustrare e spiegare la riforma costituzionale, l’avvocato penalista Antonio Brunetto oltre al Prof. Vassallo, reduce da un lungo tour referendario nel territorio della Valle del Trionto. Tanti i cittadini che hanno preso parte all’utile e costruttivo dibattito, moderato dalla giornalista Giusj De Luca, curiosi di conoscere, da fonti autorevoli, le motivazioni del SÌ. I lavori sono stati aperti dall’assessore comunale alla Cultura e all’Internazionalizzazione, Serena Flotta, che ha portato i saluti del Sindaco Mascaro e rilanciato l’esigenza, non più differibile per i cittadini – ha detto –, di poter guardare con più certezza e fiducia al mondo delle istituzioni. L’appuntamento referendario – ha chiosato – offre l’opportunità di cambiare, in meglio, il sistema Italia. Non tutti coloro che sono impegnati nella campagna referendaria, specie i partiti politici, stanno aiutando in maniera adeguata le persone a capire quali sono i pro e i contro – con queste parole ha esordito Savatore Vassallo – i cittadini devono iniziare a ragionare sugli effettivi vantaggi della riforma. Le radici di questo cambiamento – ha aggiunto ancora ricordando Costantino Mortati – vanno ricercate nell’esigenza di modificare la seconda parte della nostra Carta costituzionale. “La consultazione del 4 dicembre – ha ricordato Antonio Brunetto – permette, prima di tutto, un importante atto di confronto civico. Questa riforma – ha concluso il penalista – è stata concepita seguendo le leggi e il buonsenso e in ossequiosa conformità ad ogni dettame dell’ordinamento costituzionale”.