“Nel 1972 le forze democratiche e il sindacato sfidarono le bombe neofasciste e sfilarono in una città sotto assedio. Oggi, contro un governo che vuole sancire il definitivo abbandono del Sud a favore delle parti più forti del Paese e ne fa oggetto solo di propaganda sterile e autoreferenziale. Come nel 1972 anche oggi la scelta è netta: l’Italia è una sola e il Mezzogiorno è decisivo per il suo sviluppo”. È necessario – prosegue la deputata del Pd calabrese – “rompere definitivamente con chi vuole interpretare il Mezzogiorno o come appendice subalterna e clientelare agli interessi di altre parti del Paese o come luogo di ribellismo marginale e straccione.
Oggi siamo scesi in piazza per riaffermare che la centralità del Sud Ancora oggi il tema non è quello di una sorta di autonomia che cela un processo di secessione ma della unità Nord-Sud per la crescita e la competitività del Paese. La deputata Enza Bruno Bossio conclude ribadendo “Il Sud ha bisogno di riconnettersi e unificarsi definitivamente con il resto del Paese; come la Calabria, che negli ultimi anni grazie alla Giunta guidata da Mario Oliverio, è riuscita finalmente a unificare i suoi territori sanando la frattura della rivolta del 1970” (Comunicato stampa).