“La Corte Costituzionale, con sentenza depositata in tarda mattinata, ritiene efficace la normativa che prevede che chi ricopra incarichi lavorativi di natura pubblica debba mettersi in aspettativa secondo tempi e modalità tassative, in caso di candidatura. Chi non lo fa vìola una disposizione pensata per evitare che gli elettori possano essere in qualche modo influenzati dalla detenzione ed esercizio di un pubblico potere ed è pertanto ineleggibile. Lo aveva già certificato, in primo grado, il Tribunale di Catanzaro. Dovrà prenderne ora atto anche la Corte d’Appello, che aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale oggi dichiarata infondata dalla Corte Costituzionale”. È quanto afferma il ricorrente nonché ex consigliere regionale Gianluca Gallo il quale aggiunge dalle pagine del social Facebook : “In coda a questo ulteriore passaggio, da qui a qualche settimana si aprirà la strada che ci riporterà in Consiglio regionale, a rappresentare le istanze del territorio, come sempre fatto. Svolgeremo il ruolo assegnatoci dagli elettori: l’opposizione a un governo regionale dal bilancio fallimentare. Ringrazio gli avvocati che mi hanno sostenuto in questa battaglia, Oreste Morcavallo e Francesco Paolo Gallo. Soprattutto, ringrazio voi tutti. E l’uso del plurale, che ha caratterizzato questo post, non è casuale: è espressione del senso di comunità che in questi due anni e mezzo insieme abbiamo costruito. Con la sentenza della Corte Costituzionale vincono le ragioni del diritto, della giustizia e della politica”.