RENDE. Un grande piano di semplificazione e sburocratizzazione volto ad agevolare milioni di cittadini che vogliono regolarizzare piccole difformità strutturali all’interno delle loro abitazioni. Il Piano Salva-Casa è l’ennesimo atto di buonsenso della Lega e del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, congiuntamente all’impegno concreto nel mettere a terra la storica stagione dei grandi investimenti che restituiranno all’Italia e all’Europa una Calabria moderna, veloce e sicura. Nella programmazione quinquennale del MIT, infatti, sono previsti investimenti per oltre 51 miliardi di euro, tra manutenzione e nuove opere, per riqualificare la viabilità stradale (15,6 miliardi) e ferroviaria (36 miliardi) su tutto il territorio regionale.
Più di un terzo di queste risorse appaltate e le opere sono già state messe a terra e in fase di realizzazione; un’altra parte verrà impiegata in cantieri che sono già pronti a partire, come il progetto bandiera Crotone-Papanice per il raddoppio della Statale 106, l’elettrificazione della ferrovia jonica ed il raddoppio della galleria Santomarco; altra parte, invece, sono nella pancia della progettazione, come l’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria che da sola vale oltre 30 miliardi di euro.
Senza connessioni – sottolinea il Senatore – viene compromesso lo sviluppo dei territori, soprattutto di quelli periferici che hanno bisogno di strade e ferrovie per muoversi e far muovere la loro produttività. Uno dei capisaldi che da sempre muove l’azione politica della Lega sono le infrastrutture, quelle utili, quelle che servono per una crescita forte che garantisca la piena competitività del nostro Paese in Europa.
A questo servono, ad esempio – spiega ancora Marti – gli investimenti importanti voluti da Salvini per la Statale 106 e la ferrovia jonica: 3 miliardi già pronti ad essere investiti e altri 4 miliardi che verranno messi in bilancio nei prossimi mesi per le strade; 1,18 miliardi, invece, per l’elettrificazione del binario tra Sibari e Reggio Calabria. Opere che servono a togliere dall’isolamento l’intero versante orientale della Calabria. A questo servono, inoltre, gli investimenti straordinari per l’Alta Velocità ferroviaria, un’opera di civiltà per connettere in 6 ore la Calabria alla Lombardia.
E a questo – precisa il senatore leghista – serve l’opera colossale del Ponte sullo Stretto. Perché le grandi opere non sono solo servono a migliorare la qualità della vita dei cittadini e la capacità produttive delle imprese ma portano dignità sui territori. Cinquanta miliardi di euro per la Calabria significa portare lavoro e occupazione a tantissime famiglie e a contribuire a risolvere la piaga della disoccupazione e dell’emigrazione giovanile che rappresentano la vera palla al piede per il Meridione. Con concretezza, coraggio e risolutezza – conclude Roberto Marti – la Lega, che rimane l’unico partito ad interpretare e trasformare in azioni le reali esigenze degli italiani, continua a credere in questa visione che ci renderà più autorevoli e forti anche in Europa.
Comunicato stampa