In particolare le indagini hanno permesso di ricostruire le ripetute minacce e molestie poste in essere dall’uomo verso la donna, vessata con condotte persecutorie e minacciata di vedere diffuse delle sue foto intime nel caso in cui lei non fosse tornata con lui.
La donna, ancora, ha raccontato che l’uomo le inviava numerosissime telefonate e messaggi dal contenuto molesto e minaccioso.
L’esperienza del personale della 3^ Sezione “Reati contro la persona, reati contro i minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha consentito agli investigatori di aiutare la donna a superare le paure che la attanagliavano, inducendola a raccontare le violenze subite, facendo sì che si potesse intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico dell’uomo, che, rassegnati alla competente A.G., hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo della misura cautelare in argomento (Comunicato stampa).