Le dichiarazioni rilasciate sulla stampa dall’On. parlamentare Silvia Vono del M5S circa il Progetto del Megalotto 3, che consentirà di ammodernare la S.S.106 da Sibari a Roseto Capo Spulico, sono apprezzabili, responsabili e, soprattutto, di buon senso. Sono tre gli argomenti che la senatrice Vono utilizza per motivare le sue posizioni.
L’On. Vono ritiene che bloccare l’opera significa esporre il Governo al pagamento di una penale e poi sostiene che c’è il rischio di dover rimandare la realizzazione di questa infrastruttura di chissà quanti anni. Queste due ovvie e ragionevoli motivazione sono state esposte prima di lei, nei giorni scorsi, dall’On. Enza Bruno Bossio, deputata alla Camera per il Pd.
Inoltre, l’On. Senatrice Silvia Vono ha posto l’attenzione sulla necessità di adottare “efficaci misure di prevenzione e di repressione” per scongiurare che sull’opera possa metterci le mani la criminalità organizzata e “non pensando al blocco dell’opera pubblica”. Questa ovvia e ragionevole motivazione è stata esposta prima di lei, nei giorni scorsi, dall’On. Wanda Ferro, deputata alla Camera per Fratelli d’Italia.
Questo significa, che qui in Calabria, finalmente sulle posizioni di buon senso riescono a convergere le “persone” e non gli schieramenti politici, inoltre, nello specifico, tre donne che hanno estrazioni, storie ed appartenenze diverse ma dicono tutte qualcosa di buono per l’interesse della Calabria.
Francamente mi aspetto che al più presto possa alzarsi una ventata di buon senso anche dai parlamentari del M5S Abate, Scutellà e Sapia eletti nella sibaritde: la speranza che possano ritornare sui loro passi e prendere le distanze da idee irresponsabili, impraticabili e dannose per l’interesse generale io, personalmente, non smetterò mai di perderla.
Un po’ più difficile che ciò possa accadere per l’On. Morra e per l’On Forciniti. Il primo, l’On. Morra, mente affermando che il M5S sul Progetto ha una sola posizione (viste le dichiarazioni chiare ed esplicite dell’On. Vono), e afferma – cito testualmente – “da qualche anno stiamo studiando il progetto proposto per quel tratto di Statale 106 e riteniamo che possano essere apportati dei miglioramenti”.
Il secondo, l’On Forciniti, invece, dichiara – cito testualmente – “chi governa ha il dovere di valutare con molta attenzione prima di dare il via ad un cantiere da un miliardo e mezzo di euro. Magari studiando le carte ci renderemo conto che non sono più possibili modifiche migliorative”.
Insomma, queste carte le stanno leggendo “da qualche anno” oppure devono ancora farlo..? È un mistero!
È difficile che l’On. Morra, che con un video nei giorni scorsi ha addirittura minacciato gli attivisti di ardire alle vie legali recandosi alla Magistratura se qualcuno di loro non si fosse allineato alle posizioni ufficiali dei “portavoce” parlamentari eletti, possa ritornare sui suoi passi. Così anche per il “confuso” On. Forciniti.
All’On. Morra, pronto ad andare alla Magistratura per denunciare gli attivisti del M5S contrari alle sue posizioni invece di andare a denunciare altro, purtroppo è andata malissimo. Perché ora c’è una portavoce eletta e, quindi, una voce ufficiale del M5S, che ha una posizione sul Progetto condivisa dal 99,9% di chi ha votato il M5S.
A questo punto è d’obbligo chiedersi: come mai l’onesto e morigerato On. Morra ha preso così a cuore una posizione sul Progetto del Megalotto 3 che, per coincidenza, è la stessa, identica e precisa di quella dei “Turisti di Ferrara” su cui lui non ha mai pensato di effettuare degli approfondimenti e di andare dalla Magistratura?
Come mai l’On. Morra sul Progetto del Megalotto 3 non ha interrogato la base degli attivisti del M5S ma ha preferito sposare le stesse posizioni degli “amici Tullio, Anna, Rinaldo e Vincenzo” che sono esattamente i proprietari terrieri che da anni si oppongono alla realizzazione dell’opera con posizioni che, per coincidenza, sono le stesse, identiche e precise a quelle dei “Turisti di Ferrara”?
Insomma, dall’On Morra – oggi alla sua seconda e per fortuna ultima legislatura – mi sarei aspettato ben altra condotta ma, soprattutto, un atteggiamento diverso, più serio e responsabile: un senatore che prima di parlare legge, studia le carte, approfondisce, cerca di capire, affronta la complessità del caso e poi parla con cognizioni di causa.
Non è stato così. Chissà come mai… Pazienza. Questa dell’On. Morra però, insieme a quella dell’On. Forciniti che deve leggere le carte che sono state valutate da qualche anno a sua insaputa, vale come la peggiore delle figure. Al posto dell’On. Forciniti cercherei di riflettere…
Al posto dell’On Morra, invece, mi dimetterei e lascerei ad altri l’onore e l’onore di essere il “portavoce” o, se preferite, il parlamentare della Calabria prima ancora che del M5S o, peggio, dei “Turisti di Ferrara” e dei proprietari terrieri contrari da sempre alla realizzazione dell’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto.
(fonte:comunicato stampa )