I legali di Salvatore Lagano, accusato di concorso in omicidio nella vicenda della morte del fruttivendolo Cosimo Costa a seguito di un pestaggio, hanno presentato un ricorso al Tribunale del Riesame. Attualmente, si attende l’esito dell’autopsia per determinare eventuali connessioni tra Lagano e l’omicidio.
Durante l’interrogatorio condotto dal pubblico ministero Flavio Serracchiani, Lagano ha sostenuto di essere stato a casa al momento del pestaggio, in quanto sottoposto a un provvedimento di sorvegliato di pubblica sicurezza. Ha anche affermato che le ferite alla mano sono state causate colpendo la parete di casa. Le prove a suo carico si basano principalmente su intercettazioni telefoniche. La difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Vena e Giuseppe Bruno, ha chiesto una rivalutazione delle accuse sulla base di una presunta carenza di gravità indiziaria.