Veniamo a conoscenza oggi di un debito pregresso di 16 milioni di euro che il Comune di Corigliano-Rossano avrebbe ereditato dalle precedenti gestioni amministrative dei due ormai estinti comuni, però si danno numeri come le ghiande ai facoceri senza enunciare i capitoli di spesa. Semmai esistessero davvero questi 16 milioni di euro di presunti debiti si potrebbe far conoscere alla città il dettaglio di questa spesa? Da dove nasce e per cosa nasce, ammesso che lo sappiano i novelli “Napalm51” della fanteria Stasi.
Per quanto ci riguarda fanno testo le parole del sindaco e dell’assessore al bilancio che proprio durante uno degli ultimi Consigli comunali incentrato sui temi finanziari, su esplicita domanda dell’opposizione sullo stato di salute delle casse comunali e sull’entità del debito ereditato, ha espressamente detto che il “Comune di Corigliano-Rossano non ha ereditato conti disastrosi”. Allora bisogna fare pace con se stessi. È un bugiardo l’assessore e gli uffici che lo coadiuvano oppure c’è un’idiozia di fondo nelle parole di una squadra di governo che spara cifre a caso per giustificarsi del disastro amministrativo che ormai è sotto gli occhi di tutti?
A proposito, invitiamo tutti i cittadini ad assistere ai Consigli comunali della nostra città. Anche se è ormai in atto una persistente campagna di censura da parte dell’Esecutivo e del Presidente dell’Assemblea che evidentemente non vogliono che le sedute consiliari vengano seguite dalla popolazione proprio per evitare di portare a conoscenza di tutti l’approssimazione e l’inconsistenza politica che regna in quella parte dell’emiciclo. È giusto che la democrazia dia diritto a tutti di rappresentare le Istituzioni, per questo i nostri padri hanno lottato e si sono battuti, decapitando con coraggio dittature, monarchie e feudi. È obbligo, però, per chiunque siede tra gli scranni delle Istituzioni – a tutti i livelli – onorare quel ruolo, studiare se è opportuno. Altrimenti si tolga il disturbo perché così si è artefici e complici della distruzione totale della città. Perché non c’è cosa peggiore di una maggioranza consiliare telecomandata che fa scena muta in consiglio comunale e che scrive sotto dettatura dall’alto.
Vincenzo Scarcello e Gennaro Scorza per il gruppo UDC
Luigi Promenzio per il gruppo Civico Popolare
Rosellina Madeo per il gruppo Fiori d’Arancio
Adele Olivo per il gruppo Il Coraggio di Cambiare l’Italia
Francesco Madeo per il gruppo Corigliano-Rossano in Azione
Aldo Zagarese per il gruppo Partito Democratico
Raffaele Vulcano per il gruppo Avanguardia Libera