La Giunta Regionale ha nominato nel giugno scorso un Commissario ad acta in sostituzione della Comunità d’Ambito di Cosenza, al fine di individuare le discariche di servizio ed il sito ove ubicare il secondo impianto. Ma – evidenzia il Segretario provinciale della Cisl – non vediamo ad oggi risultati concreti e registriamo l’ennesimo commissariamento infruttuoso.
La riunione dell’Assemblea dell’ATO Cosenza, convocata per mercoledì 27 gennaio, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Tutela dell’Ambiente Sergio De Caprio, per affrontare le questioni irrisolte, per individuare le aree delle discariche di servizio e del secondo eco-distretto, per fare il punto sull’impianto di Corigliano Rossano, sia risolutiva e non l’ennesimo incontro interlocutorio.
Per il solo impianto di Corigliano-Rossano sono disponibili circa 45 milioni di euro; altrettanti per il secondo, di nuova costruzione. È necessario realizzare un vero ciclo integrato dei rifiuti, in un settore che conta, tra raccolta ed impianti, circa 7.000 addetti in regione e può creare nuova occupazione.
I dati del rapporto Ispra del dicembre 2020, riferiti al 2019, segnalano una lieve crescita della RD, che a livello nazionale sale dal 58,2% al 61,3%, mentre in Calabria è al 47,2%. Nella provincia di Cosenza il quadro è migliore: la RD è al 58%, ma – fa notare Giuseppe Lavia – servono ulteriori sforzi per raggiungere l’obiettivo del 65%. Diminuiscono i rifiuti conferiti in discarica, il 40%, per un totale di 309.000 tonnellate, comunque doppio rispetto alla media italiana, con un obiettivo discariche zero ancora molto lontano e il costo medio regionale per kg di rifiuto da gestire che resta tra i più alti in Italia.
Per incrementare la percentuale di RD – prosegue il sindacalista –, occorre introdurre la tariffazione puntuale, far pagare tariffe più basse a chi ricicla e differenzia di più. Nel nostro Paese 872 comuni, di cui 843 al Nord, hanno per 6,5 milioni di abitanti un sistema di tariffazione puntuale che produce percentuali molto alte di RD. In Calabria nessun Comune lo ha introdotto; in tutto il Sud solo due. I Sindaci dell’ATO Cosenza chiedano formalmente alla Regione di sostenere i Comuni che intendono avviare la tariffazione puntuale o qualche Comune faccia da apripista.
La realizzazione degli eco-distretti rappresenta sicuramente un’opportunità per trasformare i rifiuti da problema in risorsa. Un’impiantisca moderna consente una RD pulita in grado di massimizzare il contributo dei Consorzi di Filiera CONAI ai Comuni, che possono così ridurre le tariffe per i cittadini; permette inoltre, con il trattamento della frazione umida, di produrre compost di qualità per l’agricoltura.
Un vero ciclo integrato dei rifiuti, che punti su raccolta differenziata e recupero-riciclo è determinante per costruire un’economia circolare, creare nuova occupazione e salvaguardare l’ambiente, evitando tristi scene di città invase dai rifiuti. Nel contesto post pandemico – conclude il Segretario generale della Cisl di Cosenza – non dev’esserci spazio per veti e ritardi, per commissariamenti improduttivi, per una politica che non assume la responsabilità delle scelte, per risorse bloccate» (Comunicato stampa).