COSENZA «Dopo il terremoto che ha distrutto L’Aquila il governo ha deciso, con la legge n° 77 del 2009 (Legge Abruzzo), di concedere alle Regioni contributi finalizzati all’esecuzione di interventi strutturali di rafforzamento locale e di miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati. La Regione Calabria è considerata dalla Protezione civile nazionale un territorio ad altissimo rischio sismico. E per questo motivo il governo nazionale ha concesso alla Calabria la maggiore quota nella ripartizione dei fondi nazionali per un totale di circa 114 milioni di euro nell’arco di 6 anni. Si tratta di oltre 5 milioni di euro con l’Opcm 3907/2010, 18.482.535,69 di euro con l’Opcm 4007/2012, 24.169.469,75 di euro con l’Ocdpc n° 52 del 2013, 24.169.469,75 di euro con l’Ocdpc n° 171 del 2014, 24.169.469,75 di euro con l’Ocdpc n° 293 del 2015 e circa 18 milioni di euro previsti con l’Ocdpc n° 344 del 2016».
È quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione, in una interrogazione con risposta scritta indirizzata al presidente del consiglio regionale, Nicola Irto e rivolta al presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio.
«C’è da aggiungere – continua Carlo Guccione – che con i fondi della Legge Abruzzo 2012, 2013, 2014, e 2015 sono stati pubblicati i bandi da parte della Regione Calabria e sono pervenute oltre 16.000 richieste da parte dei privati. Per le annualità 2012 e 2013 sono stati presentati oltre 12.500 progetti da parte dei privati, considerati idonei e finanziabili solo 40 e per gli anni 2014 e 2015 oltre 3.500 domande ancora in corso di valutazione da parte della Regione Calabria. Le risorse destinate ai privati potrebbero essere destinate per la messa in sicurezza dei centri storici».
«Quali misure – si chiede Carlo Guccione – intende mettere in atto la giunta regionale per raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge n° 77 del 2009 (“Legge Abruzzo”) che ha destinato alla Calabria, sino ad oggi, circa 114 milioni di euro per interventi su strutture pubbliche e private. Considerato il numero esiguo di progetti privati finanziabili fino ad oggi quali sono le misure necessarie affinché si utilizzino tutte le risorse a disposizione. E poi, quale è lo stato dell’arte dei cantieri finanziati per il miglioramento sismico degli edifici pubblici strategici al fine di mettere in atto iniziative idonee a snellire le procedure per la realizzazione dei lavori?».