CORIGLIANO La sanità cosentina sempre più lontana dalle reali esigenze dei cittadini. Infatti, purtroppo, si distingue in molte circostanze più per i disservizi ed i disagi che prova ai cittadini, che per i servizi in se. A segnalare l’ennesimo disservizio è Franco Le Pera, ex sindacalista, e componente del Comitato spontaneo dei pensionati coriglianesi. Le Pera non è nuovo ad occuparsi dei problemi che attanagliano la sanità cosentina, tenuto conto del fatto che li vive sulla propria pelle. Già nel recente passato si è occupato, sempre per conto del Comitato di alcune problematiche legate al buon funzionamento dell’offerta sanitaria. Questa volta l’ex sindacalista si occupa delle difficoltà che si incontrano nel poter prenotare una risonanza magnetica lombo sacrale, con o senza contrasto e lo fa dopo che direttamente ha avuto la sfortuna di vivere sulla propria pelle determinati disagi. “E’ un’autentica avventura – afferma Le Pera – effettuare una prenotazione presso il cup di Cosenza per effettuare un esame radiologico del genere. Vi spiego cosa mi è accaduto. Un utente di Corigliano, che dista 75 Km da Cosenza, oppure abitante a Cariati, che dista 113Km, a causa di una cattiva organizzazione interna al Cup (centro unico di prenotazioni) da Corigliano deve sobbarcarsi il viaggio fino a Cosenza, con tutti i costi e disagi che ciò comporta. Nei giorni scorsi – racconta ancora l’ex sindacalista – ho telefonato per effettuare la prenotazione di una Rm con e senza contrasto, l’operatore mi comunicava però che dovevo recarmi personalmente al Cup di Cosenza per effettuare ciò, in quanto necessitava la scheda-questionario anamnestico compilata dal medico curante. Cosi partivo destinazione Cosenza per effettuare la prenotazione, giunto a Cosenza mi prenotavo. Successivamente mi recavo di nuovo a Cosenza dove mi fanno firmare il modulo di presa visione e consenso per il contrasto, a quel punto l’addetto mi informava che avrebbe chiesto al medico se il contrasto necessitava, oppure no, il medico dice di no, però l’operatore a quel punto non mi ha restituito il foglio che io avevo firmato. Mi chiedo e chiedo ai responsabili dell’Asp di Cosenza: è possibile creare tanti disagi ai cittadini ? Ed in una situazione del genere come può fare una persona anziana che magari non ha nemmeno nessuno che gli possa dare una mano ? Secondo me, invece, -afferma Le Pera – tutte queste difficoltà si potrebbero superare se venisse data la possibilità all’utente di scaricare dal sito dell’Azienda il foglio anamnestico, oppure consentire di fare ciò al medico di famiglia, anche perché non tutti sono nella condizione di essere in possesso della tecnologia necessaria”.