ROCCA IMPERIALE Grazie alla cooperazione instaurata dai due governi regionali di Basilicata e Calabria, sono in arrivo dalla diga di Monte Cutugno, in Basilicata, altri 4milioni di metri cubi di acqua a scopo irriguo che saranno vera manna dal cielo per la grande piana rocchese dove si pratica da anni agricoltura intensiva e che negli ultimi anni è stata in buona parte convertita alla coltura del limone IGP di Rocca. E così la piccola regione Basilicata si conferma prodiga di acqua a scopo potabile e irriguo dissetando in larga misura l’arsa regione Puglia mediante l’Acquedotto Pugliese (si chiama Pugliese ma nasce in Basilicata) e le zone limitrofe dell’Alto Jonio cosentino mediante la grande condotta del Sinni che fornisce acqua a scopo irriguo a tutti i paesi dell’Alto Jonio fino a Trebisacce e acqua a scopo potabile, mediante l’impianto di potabilizzazione, ai comuni di Rocca Imperiale e Montegiordano. Grazie al protocollo sottoscritto l’altra sera dal presidente Pittella e dal presidente Oliverio alla presenza del ministro dell’Agricoltura Martina nelle vesti di notaio, alla già cospicua dotazione idrica proveniente dalla Basilicata si aggiungeranno altri 4milioni di metri cubi di acqua a scopo irriguo che si sommano agli otto milioni di metri cubi l’anno già erogati dal bacino lucano. L’accordo sarà operativo già da aprile 2017 allorquando, completata “la traversa” del fiume Sarmento, potrà essere utilizzata per la stagione irrigua che va da aprile a ottobre 2017. «L’essenza vera del meridionalismo regionale – ha dichiarato compiaciuto il ministro Martina – è la sua cooperazione, perchè solo la comune visione dei problemi può dare scacco agli storici ritardi che frenano la competitività del Mezzogiorno». «Con la Calabria – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è la necessità di mettere in campo azioni sinergiche, non solo per la contiguità geografica, ma anche per le affinità culturali, storiche e identitarie che ci accomunano. Sono infatti molto evidenti – ha aggiunto il governatore della Basilicata ricordando in proposito l’importante accordo sottoscritto di recente tra 40 operatori del settore turistico e ricettivo (Rete di Impresa) lucani, pugliesi e calabresi – le opportunità di sviluppo per le due regioni confinanti nei settori dell’agricoltura e del turismo che vorremmo rilanciare e implementare. In questa ottica – ha concluso Pittella – la Basilicata invita la Calabria ad una maggiore collaborazione istituzionale e ad entrare quindi… in una famiglia più grande». Invito raccolto dal presidente Oliverio che si è detto pronto a collaborare con la regione Basilicata. «Il Mezzogiorno, l’Italia e l’Europa – ha commentato il governatore della Calabria – funzionano quando attuano la sussidiarietà tra territori e in questa ottica il Mezzogiorno d’Italia ha bisogno di trovare le motivazioni ulteriori per mettere insieme le tante articolazioni che animano il nostro Sud, soprattutto nel settore della produzione agricola e nel settore turistico». Grande soddisfazione ha espresso il sindaco Giuseppe Ranù, abile tessitore di rapporti istituzionali. «Quella di oggi – ha dichiarato – resterà una delle pagine più belle della nostra comunità. Non capita tutti giorni ospitare nel nostro comune due presidenti di Regioni e il ministro delle Politiche Agricole per sottoscrivere un protocollo così importante in grado di produrre sviluppo, lavoro e reddito».