ROCCA IMPERIALE Morsa del gelo che ha letteralmente piegato in due il settore agricolo in generale e agrumicolo in particolare nella Sibaritide. Diversi i danni provocati dall’eccezionale ondata di freddo e gelo che ha colpito il territorio. Arrivando dai Balcani, le temperature polari hanno colpito soprattutto la fascia jonica della Calabria. Interi agrumeti e carichi di clementine e arance andati distrutti a causa del gelo. Ferdinando Mortati, presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori, Cia Calabria Nord, ha visitato diverse aziende nella Provincia di Cosenza. Tra cui quelle joniche. «In particolar modo -dice Mortati- ha subito danni il settore zootecnico, che da qualche giorno sta avendo grossi problemi per la gelata che ha anticipato la nevicata. Il problema -continua- è legato principalmente alla gestione delle bestie che si trovano ancora in montagna. Questo sbalzo termico improvviso, infatti, non ha permesso agli allevatori di programmare la transumanza. A questo si aggiunge il problema alle colture agrumicole che risultano essere compromesse, così come i limoni di Rocca Imperiale che sono completamente andati distrutti. Il danno è stato importante sia per le produzioni che per le piante per le quali sarà difficile la ripresa vegetativa». La Regione Calabria ha già chiesto lo stato di calamità naturale. E Mortati se ne compiace con Oliverio. Ma aggiunge, preoccupato. «Abbiamo bisogno di risposte certe e immediate. Speriamo in agevolazioni sul credito per le aziende e lo chiederemo insieme alla Regione al ministro, perché com’è noto le calamità naturali non vengono più indennizzate se non per casi eccezionali. L’unica agevolazione che le aziende possono avere, quindi, è un’agevolazione sul credito». Che è sempre stato il problema principale per quegli imprenditori onesti che spesso si ritrovano a pagare uno scotto eccessivo di diffidenza delle banche per colpe non loro.