ROSETO CAPO SPULICO Il “Castrum Petrae”, l’antico e monumentale maniero fatto costruire da Federico II su uno sperone di roccia a picco sul mare è in vendita. Lo hanno deciso gli attuali proprietari che, dopo averlo acquistato dal barone Mazzario di Napoli, lo hanno ristrutturato riportandolo al suo antico e glorioso passato. E lo hanno fatto a proprie spese, investendo copiose risorse perché il ministero per i Beni Culturali e Ambientali non prevede finanziamenti pubblici a favore di privati. Il Castello di Roseto, con la sua imponente struttura sovrastata dalle torri merlate, è una delle più affascinanti e prestigiose testimonianze storiche del dominio normanno in Calabria e con la sua austera presenza impreziosisce tutto il magnifico tratto di costa lungo il quale si erge maestoso. Il suo apparire all’improvviso allo sguardo dei passanti che viaggiano sulla S.S. 106 o sulla Ferrovia Jonica abbaglia la vista per la sua straordinaria bellezza e per il suo prorompente fascino ma il suo indiscutibile valore storico e monumentale di fatto non produce reddito a sufficienza neanche per la sua manutenzione quotidiana tanto che attuali proprietari dopo aver esperito una serie di tentativi per valorizzarlo e metterlo a profitto, lo hanno messo in vendita alla cifra di 29milioni di euro. Certo si tratta di una cifra accompagnata da diversi zeri, ma il valore storico e monumentale del Castello li vale tutti. Peccato che le istituzioni pubbliche, già all’epoca in cui è stato acquistato dagli attuali proprietari, non abbiano esercitato il diritto di prelazione facendolo finire in mano ai privati ai quali, per la verità, occorre dire grazie, altrimenti il Castello di Roseto forse sarebbe crollato sotto il peso degli anni e nell’incuria degli uomini. In realtà il “Castrum Petrae” di Roseto, insieme al Castello Normanno di Oriolo ed al Castello Federiciano di Rocca Imperiale, alle rocche ed alle torri costiere di avvistamento e di difesa disseminate lungo la costa per proteggere le marine dagli assalti di Turchi e Saraceni, è inserito nell’ambizioso itinerario turistico intitolato “Sulle orme di Federico II”, ma nonostante gli sforzi compiuti dalla famiglia Cosentino, finora ha continuato a rappresentare un testimone del tempo ed il simbolo di Roseto e di tutto l’Alto Jonio senza però avere prodotto utili economici. Condizionati dai vincoli storici e paesaggistici esistenti, i proprietari non hanno infatti potuto valorizzarne in pieno le enormi potenzialità. Da qui la sofferta decisione di metterlo in vendita. Il Castello di Roseto domina tutto il Golfo di Taranto e occupa un’area di circa mille mq. con accesso diretto al mare e con una pertinenza di circa 10mila mq. di terreno. All’interno della rocca vi sono un ampio cortile dotato di cisterna centrale, i resti delle scuderie e all’interno magnifici saloni di rappresentanza e spaziose stanze arredate secondo lo stile medioevale. Attualmente è utilizzato solo per la ristorazione e la convegnistica ma, nonostante le sue enormi potenzialità, non è stato mai valorizzato appieno come attrattore turistico e finora ha continuato a rappresentare solo un maestoso e austero, ma inutile testimone del tempo.