“Chi si sente di centro-destra per noti motivi, a parer mio, non può non rispecchiarsi in FdI. Io sto con Ernesto Rapani perché nel centro-destra #SiamoTuttiFratellidItalia”. A dichiararlo è Antonio Scarnati, membro del movimento giovanile d’ispirazione di centro-destra #AndareOltre.
“Mancano ormai poco più di tre mesi alle Amministrative 2016 della nostra amata città e lo scenario sembra alquanto frammentato. Immergendomi per un momento nei panni dell’elettore, mi viene subito da pensare ad un declino della politica, con conseguente appiattimento ideologico e accrescimento del voto di protesta e/o di tendenza.
Personalmente, ho sempre avuto un’idea nobile e astratta della politica, non affermerei mai “sono tutti uguali” solo per lavarmi la coscienza. Per me, la politica è fatta di valori e non di trasversalismi; è quella che oltre alla faccia, per coerenza, mette un simbolo di partito ed è quella che sceglie un candidato politico di militanza piuttosto che la retorica della società civile. Soprattutto, sono fortemente convinto che l’eletto è lo specchio dell’elettore e proprio per questo bisogna analizzare il panorama che si presenta oggi, ritornando a sostenere valori e programmi, che stanno dileguandosi nel tempo (da un capo e dall’altro ovviamente).
Sinceramente, quando si è trattato davvero di dover decidere sulla mia collocazione nel centro-destra bizantino non ho esitato granché, nonostante le grandi personalità presenti su questo fronte e che oggi si ritrovano disgiunte (non nascondiamoci, la Città del Codex è fortemente una città di centro-destra, basta guardare agli ultimi 25 anni). L’orientamento in questa direzione risulta spontaneo per chi è di questa fazione. “Quale direzione?” vi chiederete, la risposta è Fratelli d’Italia – AN.
Invero, molti reduci del partito di Alleanza Nazionale, sono confluiti in FdI e, se si crede ancora negli stessi ideali, a mio avviso, si deve andar dritti per questa rotta. Perché solo i partiti, essendo forgiati nelle dottrine, riescono a dare assiduità in tal senso, rispettando così i loro elettori.
Concludendo, alla base degli ideali c’è la continuità, indispensabile per la sopravvivenza degli stessi in favore della coerenza e a discapito del voto di tendenza o di protesta.