Denise Galatà, la giovane studentessa diciannovenne coinvolta nell’incidente durante l’attività di rafting sul fiume Lao a Laino Borgo, ha perso la vita per annegamento.
E’ quanto è emerso dall’esame autoptico, eseguito dall’anatomopatologo Biagio Solarino dell’Università di Bari su disposizione della Procura di Castrovillari, confermando di fatto le ipotesi iniziali, anche se occorrerà attendere i classici 90 giorni per la conferma scientifica delle risultanze. Le autorità stanno cercando di determinare eventuali responsabilità legate all’organizzazione dell’escursione di rafting e alla sicurezza delle attività sul fiume. Attualmente, dieci persone sono sotto inchiesta, tra cui il presidente e il vicepresidente del “Canoa club Lao Pollino” e le guide che accompagnavano il gruppo durante l’escursione. L’obiettivo dell’indagine è stabilire se ci siano state negligenze o violazioni delle norme di sicurezza che abbiano contribuito all’incidente mortale. Nel frattempo, la salma di Denise Galatà è stata riconsegnata alla famiglia per consentire la celebrazione del funerale che si terrà domani nella comunità di origine.