“Anche a Rossano, quasi come se rivedessimo il celebre e significativo film, il “Giorno della Civetta”, nelle stanze delle istituzioni cittadine, tutti sanno ma nessuno parla. Le colpe stanno sempre altrove mentre la mano del mandante si tiene omertosamente nascosta. “Se proprio volessimo scomodare la penna eccelsa di Leonardo Sciascia”, come piace dire all’ Assessore al Personale del comune di Rossano , Dora Mauro, per descrivere la grottesca esperienza politica della Giunta Mascaro avremmo tanti personaggi da poter affiancare, simili e conformi tra di loro. Diamo per scontato che l’iter concorsuale a dirigente sia davvero stato espletato nei dettami della legge, sul piano politico emerge, ancora una volta, l’arte di qualche puparo che, con l’arte del silenzio e del baratto, dalle retrovie continua ancora a muovere le fila di burattini, fantocci e marionette sotto il grande tendone del circo della Amministrazione Comunale. E nessuno racconti fandonie perché all’ultimo giro di questa ennesima giostra, i cittadini, allora, capiranno chi stava dietro a questo gioco con la complicità dell’intera Amministrazione comunale. È quanto dichiarano il capogruppo consiliare di Rossano Prima di Tutto, Giuseppe Antoniotti, il capogruppo di FdI Ernesto Rapani, il capogruppo di Terra Nostra, Raffaele Vulcano, il coordinatore di FI Guglielmo Converso con il capogruppo Antonio Micciullo, unitamente ai responsabili cittadini della Lega Salvini Premier, Paolo Lamenza, del Movimento Nazionale per la Sovranità, Rodolfo Alfieri, del responsabile del UDC Giovanni Caruso, rispondendo alla indecorosa replica dell’Assessore comunale al Personale, in merito al bando per l’assunzione di un nuovo dirigente. Dall’Assessore Mauro, alla quale abbiamo sempre riconosciuto un atteggiamento rispettoso e composto, ci saremmo aspettati un maggiore garbo istituzionale, tuonano gli stessi esponenti politici. Ma, comprendiamo che le tensioni all’interno dell’Esecutivo cittadino sono tantissime a causa, probabilmente, delle incomprensibili ingerenze politiche che qualcuno continua ad esercitare sulla macchina comunale. Più che controbattere sulla correttezza degli atti, che apparentemente potrebbero essere ineccepibili, abbiamo sollevato e continuiamo ad evidenziare un problema di opportunità e di etica amministrativa, dal momento che, è stato emanato un bando “ad personam”, alle porte dell’ormai programmato scioglimento delle attività amministrative per la costituzione del nuovo Comune Corigliano-Rossano, e non solo, giacché, modi e tempi per la stesura e pubblicazione del bando, fanno pensare quasi si vogliano escludere dal concorso altri professionisti che presi dalle festività natalizie, non hanno avuto il tempo materiale per potere preparare documentazione ed accedere alla selezione. Abbiamo chiesto al Sindaco in persona di bloccare l’iter, rivedere il bando in pochi giorni e dare il massimo del tempo previsto dalla legge a tutti i potenziali partecipanti per organizzare il concorso in essere. Silenzio tombale, non una risposta, un cenno di confronto e di dialogo. Se davvero nell’elaborazione di questo bando si fosse operato con correttezza politica e nel solo interesse di riqualificare la macchina comunale, probabilmente, la cosa opportuna da fare, sarebbe stata quella di lasciare lo status quo dell’apparato burocratico e demandare il governo dell’apparato amministrativo comunale alla nuova Giunta, anche perché, la stessa, grazie proprio ai benefici indotti dalla fusione, avrà la possibilità, tra le altre cose, di sforare il patto di stabilità e pertanto la grande occasione di riprogrammare il fabbisogno dei dipendenti comunali emanando bandi, largamente partecipati e pubblicizzati, per l’assunzione a tempo indeterminato di personale qualificato adeguatamente remunerato. Al contrario, sta accadendo che, presi dall’ansia del “tempo scaduto”, certi personaggi, pur di assicurarsi posti e posizioni di potere, difficilmente raggiungibili con il nuovo assetto politico amministrativo della nuova amministrazione, tentano, con la connivenza del Sindaco e della Amministrazione in carica, tutte le strade possibili ed immaginabili. Così facendo si vuole fin d’ora cercare di ipotecare, secondo la mente perversa di qualcuno, un posto dirigenziale strategico nel nascente comune Corigliano Rossano. È questa la verità, che fa sicuramente male, ma che allo stesso tempo restituisce una realtà politica triste di un Sindaco e una Giunta che, nonostante le aperture dell’Opposizione atte a garantire un governo di salute pubblica, continuano imperterriti a voler rimanere prigionieri di quello che ormai rappresenta il passato della nostra Città. La Politica deve essere mezzo di veicolo comunicazionale con la città, ecco perché non ci fermeremo, né su questo ne su altre tristi vergognose scelte della Amministrazione in carica, nel denunciare vibratamente ai cittadini quello che l’Assessore Mauro con un pizzico di malignità e poca eleganza definisce “critiche da marciapiede e mistificazione della realtà”. (Comunicato – centrodestra unito)