Corigliano Rossano – La tradizione ortodossa vuole che la Beata Vergine Maria non sia morta ma, una volta caduta in un sonno profondo, sia stata assunta in cielo. Questo culto si è sviluppato a partire dal V secolo d.C., diffondendosi radicalmente nella devozione popolare. Nel 1950 l’Assunzione di Maria al cielo in anima e corpo fu proclamata come dogma di fede da Pio XII e la sua solennità si celebra il 15 agosto.
Nella Cattedrale di Maria Santissima Achiropita in questo giorno solenne si è celebrato il pontificale in onore della Madonna Achiropita, speciale protettrice della città di Rossano ora città unica Corigliano Rossano. A celebrare il pontificale è stato Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo dell’ Arcidiocesi Rossano-Cariati, insieme al clero. Durante la cerimonia, il sindaco Flavio Stasi ha offerto come segno di fede l’olio da ardere nelle lampade votive che sono poste accanto all’antichissima icona dell’Achiropita. Gesto che vuole simboleggiare la collaborazione tra la Chiesa e le istituzioni cittadine. Questo rito risale al 1193 quando re Tancredi, di passaggio a Rossano, volle rende omaggio all’immagine della Madonna. Restò affascinato dalla bellezza che emanava il suo volto materno, così, in riconoscenza, consegnò all’Arcivescovo Cosma una rendita annua di 3 once d’oro perché una lampada ardesse in perpetuo davanti all’altare.
Durante il secondo conflitto mondiale, un bombardamento venne scongiurato tra il 14 e 15 agosto: al passare degli aerei americani, la città non fu localizzata per un annuvolamento improvviso. Si narra che fosse visibile nel buio di una foresta scura solo una lucina gialla. Dopo questo evento eccezionale che fu considerato un miracolo della Madonna, ogni anno l’antico busto dell’Achiropita viene portato in processione per le vie della città.
Quest’anno, in occasione della festività, sua Eccellenza Mons. Giuseppe Satriano ha salutato i fedeli con queste parole: “Un augurio che desidero porgere a tutta la città è quella di una festa che sia veramente bella a partire dal cuore, al di là dei fuochi, dell’intrattenimento e della processione che sicuramente sono momenti significativi e forti, ma la vera festa agli occhi di Dio e della Vergine Achiropita è quella che mette al centro la persona e mette al centro quest’attenzione con vigore e rinnovato slancio. La festa passa attraverso il cuore delle persone che vengono toccate dalla grazia di Dio e cambiano la loro vita rigenerandola. Pensiamo a tutte quelle persone che sono nella fatica e che hanno bisogno della collaborazione e della solidarietà di tutti quanti”.
Antonio La Banca