Fissata la data di inizio degli interrogatori dei 12 indagati nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza, “Evanescence” che ha portato all’esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti dipendenti dell’Asp in servizio a Rossano. Gli interrogatori fissati tra mercoledì 27 e venerdì 29 aprile prossimi. Tutte le persone a cui è stata notificata la restrizione della libertà personale sono indagate per assenteismo ed abbandono del posto di lavoro. Giovedì 28 aprile alle 10.30 verrà sentito il dirigente veterinario, Agostino Sapia, difeso dall’avv. Francesco Nicoletti. La dottoressa Francesca Citriniti, dipendente Asp con mansioni di dietista, difesa dagli avvocati Ettore Zagarese e Cataldo Stasi, sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, comparirà dinanzi al Gip del Tribunale di Castrovillari il prossimo venerdì 29 aprile alle ore 10. Il Gip della Procura di Castrovillari che segue le indagini, dott.ssa Raffaella Ciarcia, ha disposto anche gli altri interrogatori. Agli indagati l’opportunità di provare a giustificare quelle azioni e quei comportamenti assenteistici che li hanno messi alla berlina. Agli arresti domiciliari in attesa di giudizio: Fabio Graziano di Rossano, 50 anni dipendente Asp con qualifica di tecnico di prevenzione ambientale luoghi di lavoro; Patrizia Pisano di Rossano, 49 anni dipendente Asp con qualifica di infermiere pediatrico; Agostino Sapia di Crosia, 62 anni dipendente Asp con qualifica di Dirigente veterinario; Luigi Antonio Salatino di Rossano, 54 anni dipendente Asp con qualifica di Dirigente veterinario; Antonio Monteforte di Corigliano Calabro, 57 anni dipendente Asp con qualifica di tecnico della prevenzione ambientale sui luoghi di lavoro; Domenico Celestino di Crosia, 58 anni dipendente Asp con qualifica di specialista ambulatoriale; Olga Santoro di Cariati, 48 anni dipendente Asp con qualifica di specialista ambulatoriale; Adalgisa Adimari di Rossano, 62 anni dipendente Asp con qualifica di assistente amministrativo; Maria Grillo di Rossano, 56 anni dipendente Asp con mansioni di infermiere professionale. Obbligo di firma per: Adriano Gabriele di San Demetrio Corone, 61 anni dipendente Asp con mansioni di specialista ambulatoriale; Francesca Citriniti di Corigliano Calabro, 53 anni dipendente Asp con mansioni di dietista; Angiolina Romano di Rossano, 59 anni dipendente Asp con mansioni di assistente amministrativo.
Dalla microtelecamera inserita dai finanzieri nell’ingresso dello stabile dell’Asp dove la metà dei dipendenti era dedita all’assenteismo, si vede chiaramente come più dipendenti spesso e volentieri lasciavano passare nella macchinetta di registrazione di ingresso ed uscite più di un tesserino. Gente che entrava e poi usciva per fare commissioni private. Ma che risultava essere a lavoro. Insomma, un comportamento non nuovo nella pubblica amministrazione, ma sempre abominevole. Intanto sui social le polemiche ed il grido allo “scandalo” non mancano. La rabbia dei cittadini si manifesta soprattutto nei confronti di queste persone che, pur avendo un posto di lavoro statale e, quindi, sicuro, senza scrupolo alcuno fanno i loro comodi. Anche se resta tutto da accertare, questo modo di agire è mafioso. E poi ci sono tanti giovani, competenti, che potrebbero svecchiare, in tutti i sensi, la P.A., ma i vari governi pensano al blocco del turn over. E se iniziassero, davvero, a mandare a casa in tronco i furbetti e far lavorare chi ne ha davvero voglia e competenza?