Flavio Stasi, consigliere comunale di minoranza a Rossano, interviene sugli equilibri di bilancio, dichiarando che “la crisi finanziaria impone un risparmio prima di tutto sugli appalti più gravosi per il comune e sugli sprechi reali che stiamo denunciando sistematicamente, non sui servizi ai cittadini.
Invece si sta mettendo in atto una direttiva che rende la mensa, di fatto, inaccessibile ai ceti più deboli della città, aumentando significativamente la tariffa per le fasce più povere. Non condivido la superficialità con cui si stanno affrontando questa ed altre faccende: avere servizi accessibili non è un lusso, è segno di civiltà, soprattutto quando, dall’altro lato, ci permettiamo spese e sprechi inaccettabili.
Basti pensare alle spese legali del comune: una vera e propria cambiale pagata dai cittadini a professionisti di certo valore ma il cui impiego è totalmente ingiustificabile dal momento che il Comune di Rossano dispone di un valido ufficio legale, già puntualmente pagato coi soldi dei cittadini. Questo, in attesa della verifica della Corte dei Conti, vale anche per le spese legali che il Sindaco ha inteso far pagare alla città per difendersi dal nostro ricorso elettorale.
E’ inaccettabile risparmiare qualche migliaia di euro per la mensa, facendoli ricadere sui ceti deboli, e nel frattempo continuare a tenere in piedi appalti faraonici che rappresentano il vero pozzo senza fondo per le nostre casse comunali.
L’amministrazione dimostri di non meritare critiche rivedendo la rimodulazione dei servizi comunali a partire da quello della mensa: salvaguardi i servizi essenziali con particolare riferimento a quelli diretti ai ceti più deboli e tagli gli sprechi evidenti e amorali che attraversano la nostra macchina comunale. In caso contrario inutile continuare a lamentarsi della nostra opposizione, che risponde ad un dovere politico e ad una visione di territorio e di Governo profondamente diverso da quello di questa classe dirigente”.