Il centro storico in una morsa di fuoco. Fiamme che lambiscono le abitazioni, in tilt una cabina elettrica, aree letteralmente isolate. Panico negli abitanti del centro storico. La macchina della protezione civile si è messa in moto, ma non mancano i rilievi per i ritardi negli interventi, dovuti a mancanze di tipo organizzativo. Tutto ha inizio con la centralizzazione della gestione dei servizi. In questo caso decide il 115 di Cosenza. Idem nella sanità con il 118. E così può accadere che l’unica pattuglia ( 5 unità ) in dotazione presso il distaccamento di Rossano sia impegnata in centri fuori giurisdizione e che per intervenire nel centro storico di Rossano si debbano attendere i soccorsi da Cosenza e Trebisacce. Risiedono qui le ragioni dei ritardi riscontrati ieri e che hanno fatto registrare le reazioni vibrate di protesta di molti cittadini disperati, contro gli incolpevoli operatori dei vv.ff a cui nessuna responsabilità può essere addebitata. Anzi! Idem nel settore della sanità con il 118 gestito anch’esso da Cosenza. Un sistema organizzativo da ripensare. Se solo ieri si fosse presentata l’esigenza di una famiglia in emergenza tra le fiamme cosa sarebbe accaduto? Occorre attendere che si consumi un dramma per capire che il sistema è da rivedere? Di ciò se ne faccia carico non solo l’alta burocrazia, ma anche e soprattutto la politica.