Tutto ciò che è successo in questi ultimi anni, le enormi e gravi spoliazioni subite dalla nostra città e, più in generale, dall’intero territorio, conseguenza della incapacità di essere “autonomi e indipendenti” nelle scelte che contano, non ha, purtroppo, fornito alcun insegnamento. Con rammarico e rabbia, prendo atto delle enormi difficoltà decisionali di un centrosinistra locale, poco attento alle dinamiche territoriali, che, pur in presenza di un obiettivo spezzettamento del centrodestra locale, non riesce a fare sintesi, sempre alla ricerca di qualcosa e/o qualcuno che possa ricevere la benedizione di coloro che questo territorio lo hanno devastato. Ecco che allora si parla di strane alleanze e di nomi che con la politica hanno poco o nulla a che vedere. Questi signori che stanno deviando il percorso naturale della politica, che sono gli stessi che nel 2011 hanno consegnato la città ad Antoniotti con un voto plebiscitario, che pensano di orchestrare dall’esterno, facendo però attenzione a non scendere in campo per evitare figuracce, che per 5 anni si sono eclissati dalla vita politica, sono gli unici responsabili della ennesima frantumazione del centrosinistra locale. Ancora una volta questi signori, usciti dal loro letargo in vista dell’appuntamento elettorale, con le loro alchimie hanno rotto un equilibrio che si era costruito o si cercava di costruire all’interno del centro sinistra. Il risultato è, purtroppo, sotto gli occhi di tutti: a due mesi dalla presentazione delle liste, il centrosinistra non ha un proprio candidato ufficiale ed unitario. E ciò certo non per colpa mia e/o del mio partito: quando già a novembre scorso alcuni ex consiglieri di opposizione pressavano perché venisse ufficializzata una mia candidatura, ho sempre detto che era necessario attendere e arrivare a confronto e sintesi con il PD locale. Ho continuato a ribadire questi concetti anche dopo aver avuto incontri con esponenti di altri partiti e movimenti politici, ORGOGLIOSO della mia appartenenza. Oggi prendo atto che altri, che pur storcevano il muso quando si ipotizzavano possibili alleanze, stanno valutando simili ipotesi. E’ proprio vero: siamo una città di bizantini! Leonardo Trento