I nodi da sciogliere appena dopo il ferragosto. La giunta Mascaro va avanti tra mille difficoltà. Le emergenze non mancano dalla sanità alla giustizia, dal futuro della centrale alla mancanza di disponibilità economica. In tutto questo il quadro politico della coalizione che governa la città è in fase di assestamento. Su molti punti è richiesta una politica interventista del sindaco Mascaro. Che, al momento, non è ben definita. Occorre dare stabilità all’esecutivo: all’appello mancano ancora due assessori chiamati a gestire deleghe di primo piano. In particolare bilancio e urbanistica. Ma, prima di procedere alle nomine, occorre verificare la solidità della maggioranza consiliare. Il deus ex machina appare inequivocabilmente il consigliere regionale Giuseppe Graziano, a capo del movimento “Il Coraggio di Cambiare”. Il nome dell’aggregazione impone alcune regole che guardano al cambiamento e al rinnovamento.. Tra i vincoli posti è che nessun amministratore deve aver avuto esperienze in passato. Ed è qui il vero braccio di ferro. Mascaro vuole un uomo di fiducia, capace di saper leggere le carte, che sappia destreggiarsi, un amministratore-amministrativista. Tra questi il suo avvocato di fiducia Nicola Candiano. Che, per il movimento Cci paga lo scotto di aver amministrato in passato. Qui il braccio di ferro tra Mascaro e Graziano. Chi dei due cederà? Il dubbio sarà sciolto dopo la pausa festiva. Graziano non è uno di quelli che si supera facilmente. Chi lo conosce bene sa che su alcuni principi è un po’ testardo. Dall’altra Mascaro, solo apparentemente buonista, ma alla fine decide. E non teme lo scontro né conseguenze. Anche le peggiori. Una sfida che incuriosisce. Ma si attende l’esito, anche perché la città ha bisogno di risposte e per far questo occorre assestarsi al più presto, senza se e senza ma.