Tra le autorità presenti il Direttore del Carcere di Rossano che ha proceduto al classico taglio del nastro quale segno inaugurale e di auspicio per il futuro dei ragazzi.
Il Direttore, nel fare un parallelo tra la scuola esterna e quella nel penitenziario, ha sottolineato l’importanza della cultura e dell’arte, portando la propria testimonianza di come l’arte possa fare scoprire universi e valori nuovi anche al peggiore dei criminali per questo ha detto :”quello che avete realizzato non è un semplice disegno attaccato ad un muro o la decorazione di una parete ma è una parte del vostro essere migliore che vi porterete dentro, inciso nel vostro cuore, e toccherà a voi e a chi vi sta vicino farlo sprigionare in entusiasmo, gioia di vivere e amore per il bello e la legalità”.
Il maestro d’arte Milena Crupi, relatore della mostra, ha analizzato le opere che hanno tappezzato e colorato i muri della scuola facendo rilevare come il livello qualitativo sia stato davvero elevato e significativo, ricco di originalità tanto da riuscire a riciclare e abbellire armadi in disuso e panchine abbandonate trasportando nella scuola l’ambiente che ci circonda con un fantastico effetto tridimensionale, arricchendo il tutto con brani e frasi di altissimo valore morale e significato. Particolarmente pregevole il riutilizzo di un armadio abbandonato che è stato dipinto e decorato a mo di finestra tanto da ricordare La Finestra aperta di Henri Matisse.
Il D.S. Aurelio Madeo titolare del plesso scolastico ha espresso grande soddisfazione per le opere realizzate e ha promesso che farà realizzare un catalogo da consegnare a tutti i partecipanti.