Rossano: pressioni per far “fuori” il Pd dalla maggioranza. Ma Mascaro resiste

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stefano-mascaroQuando si governa è normale ci siano frizioni e, finanche, contrasti interni. Governare una città non è un compito semplice. Rossano da due mesi e mezzo è guidata da un Sindaco, Stefano Mascaro, che finora ha dimostrato competenza, buon senso e ragionevolezza. La sua è una maggioranza variegata. Una miscela di centro-destra e centro-sinistra. Lui stesso, nel corso delle ultime consiliature, ha fatto parte sia del centro-destra che del centro-sinistra. Il compito di un Sindaco è anche quello di saper tenere a “bada” chi fa o cerca di fare troppo rumore. E di tentativi di “strappi” in questa maggioranza ce ne sono già fin troppi. Da valutare il rapporto tra il Primo cittadino e il consigliere regionale Giuseppe Graziano, leader de “Il Coraggio di Cambiare”. Un rapporto che sembra non essere più così tanto idilliaco. La “partita” più grossa tra i due è l’ingresso o meno in giunta di Nicola Candiano, avvocato amministrativista ed esperto in materia contabile e di finanza locale. Amico di Mascaro, non sarebbe ben visto da Graziano. Uno strappo che potrebbe portare, visto il tira e molla infinito, a una rottura. E poi c’è il rapporto con il PD. Con Titti Scorza fuori, per propria scelta, dalla maggioranza. Adesso sembra profilarsi un disegno ben più complesso: far fuori tutto il PD dalla maggioranza. Con il profilarsi di nuovi e inaspettati ingressi. D’altronde se da una parte c’è qualcuno che esce, dall’altra c’è qualcuno che entra. Qualcuno che senza il posticino in giunta non sa stare. A Mascaro, persona innanzitutto perbene, queste cose non piacciono. E non soltanto a lui. Ecco perché la tenuta della maggioranza di governo potrebbe subire forti scossoni. La politica non si fa per accontentare questo o quell’amico. Si devono risolvere i problemi del territorio. E non si risolvono di certo se si è “figli di”. Rossano, purtroppo, ha preso questa piega. I figli dei vecchi marpioni voglioni proseguire la scia dei loro padri. Mascaro lo ha capito e non si vuole prestare a questi giochetti. I rossanesi queste dinamiche le hanno ben comprese. La giunta fa “gola” non solo ai figli dei vecchi marpioni. Bensì anche a chi, adulto e vaccinato, ha contribuito, a vario titolo, a ridurre la città in queste condizioni. Il Partito Democratico e Mascaro hanno compreso il pericolo. E se da una parte si lavora allo sfascio, dall’altra si pensa a coprirsi le spalle. E creare una classe dirigente con nuove forze, anche imprenditoriali. Le trattative proseguono. Di tutto questo c’è un fondato timore, in chi non vuole mollare la presa. Rossano e i rossanesi non possono essere lasciate in mano a chi pensa di fare e disfare a proprio piacimento. Mascaro da una parte e Graziano dall’altra hanno il compito di mantenere salda la coalizione. Ma l’ultima parola spetta a Stefano Mascaro. Se vuole continuare a godere della stima dei rossanesi. Anche perché lui è un imprenditore e non vive di politica. La dice la sua storia.
(Fonte : La Provincia)

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