Torna in auge la vicenda degli assistenti fisici del Comune di Rossano addetti al servizio di integrazione scolastica a favore degli alunni diversamente abili. La vertenza viene ripresa dalle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl e Uil che in una nota sottolineano come «con grande determinazione, con atti ed esortazioni, abbiano contestato alla committenza un difetto di vigilanza, constatando come apparissero contestabili i termini dell’affidamento, per i quali abbiamo anche sollecitato procedure di autotutela dell’Ente». «Nel contempo- ribadiscono i confederali- siamo scesi in campo, come dicevamo, per garantire il diritto al lavoro degli assistenti fisici in tutte le sedi: presso l’Ispettorato del Lavoro, presso il Prefetto della Provincia di Cosenza, presso il tribunale del Lavoro. Tutto riscontrabile, tutto documentabile: ed alla fine i fatti ci hanno dato ragione, gli operatori sono stati assunti nel rispetto del loro diritto, ed il servizio è stato garantito.A questo punto la sentenza del Tar Calabria che annulla la precedente assegnazione del servizio, e si pronuncia a favore di altro soggetto che presentando ricorso ne ricava sentenza favorevole, ci porta a fare una serie di considerazioni:il Sindacato non si sceglie gli interlocutori datoriali, e quindi non interviene sulla scelta dei soggetti, ma deve intervenire riguardo la legittimità delle scelte e riguardo le azioni di tali soggetti e sulle relative conseguenze; consideriamo prioritario, nelle procedure conseguenti l’applicazione della sentenza, che venga garantito: la continuità del servizio per gli alunni diversamente abili; il riconoscimento del diritto alla continuità lavorativa per tutti gli operatori storici;il riconoscimento di ogni spettanza maturata agli operatori. Ci siamo confrontati con l’Amministrazione Comunale per avere riscontri al riguardo, ricevendo rassicurazioni in tal senso».