I FATTI La vicenda trae origine dalla denuncia sporta da A.G. presso la Stazione dei Carabinieri di Rossano – Legione Carabinieri Calabria – nella quale riferiva di essersi recato all’interno di un esercizio commerciale, sito in una centralissima via di Rossano Scalo, per chiedere al titolare di cambiare una banconota di grosso taglio. All’interno del negozio, secondo quanto denunciato, era seduto Gabriele Pometti che, sentita la richiesta, si era proposto spontaneamente di cambiare la banconota con altre di taglio minore. Uscito dall’esercizio commerciale, A.G. si era poi recato presso una stazione di servizio con la propria autovettura per fare rifornimento di carburante. Il distributore automatico, però, non aveva accettato le banconote introdotte che, successivamente esaminate dal gestore della stazione di servizio, apparivano false.
Da qui la richiesta di intervento al 112, alla quale seguiva un verbale di sequestro delle banconote, che già al tatto non avevano la consistenza tipica di quelle autentiche. Ad un esame più approfondito, risultava inoltre che: la placca olografica posta lungo il lato destro della parete centrale non aveva l’effetto tridimensionale multicolore; in controluce non evidenziavano la classica linea scura; non si riscontrava cambio di tonalità sull’inchiostro specifico con cui sono stampate le cifre in basso a destra. Nell’immediatezza, i Carabinieri, dopo aver raccolto la denuncia di A.G., avevano anche sentito a sommarie informazioni il titolare dell’esercizio commerciale.
IL PROCESSO Il procedimento è quindi sfociato nel processo a carico di Gabriele Pometti alias “Lupin”, nel corso del quale sono stati escussi i testi indicati dalla pubblica accusa. Al termine delle discussioni finali e all’esito della camera di consiglio, il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha emesso una sentenza assolutoria nei confronti del 48enne.
(comunicato stampa)