ROSSANO “L’attuale giunta, in piena continuità coi suoi predecessori, continua a manifestare la propria superficialità ed inefficienza nella gestione del territorio rossanese”. Apre così un comunicato di Rossano Pentastellata. Molto critico nei confronti dell’amministrazione comunale rossanese. “Eppure le criticità della città non sono affatto nascoste ma giacciono palesemente dinanzi agli occhi di tutti noi. Vogliamo ricordare, per l’ennesima volta, le fogne a cielo aperto, erbacce alte quanto i palazzi e la cronica incuria dei torrenti (marchio di fabbrica della giunta precedente che i cittadini rossanesi hanno pagato a caro prezzo nell’agosto del 2015). Oggi infatti sottoponiamo all’attenzione dei rossanesi lo stato pietoso del torrente Celadi il cui letto, è bene ricordarlo, passa vicinissimo alle abitazioni di C.da Petra e Santa Caterina. Abbiamo più e più volte sollecitato l’Amministrazione Comunale affinché ponesse rimedio all’allarmante situazione attuale che caratterizza il torrente Acqua del Fico a cui, abbiamo dovuto prendere atto, si aggiunge anche il torrente Celadi. Ciononostante i nostri amministratori se ne sono ampiamente lavati le mani, preferendo aspettare il verificarsi di un altro evento catastrofico appigliandosi ad una questione che ci crea ampi dubbi e perplessità, vale a dire la competenza. Ebbene sì, il Comune di Rossano sostiene giustamente di non esser competente per ciò che attiene i lavori di rimozione e pulizia dei detriti da effettuare negli alvei dei torrenti e che la questione quindi riguardi la Regione Calabria. Dimentica però che la legge consente al Sindaco di intervenire in deroga alle competenze nei casi di indifferibilità ed urgenza degli interventi per la salvaguardia dell’incolumità pubblica. Ci preme quindi rinnovare i diversi solleciti anche scritti a cui non ci è mai stata data risposta, non per mera contestazione o per il tanto addebitato “populismo” ma semplicemente per la nostra sicurezza. È mai possibile che la politica intervenga solo dopo il verificarsi delle tragedie riservandosi l’antipatica passerella tra le macerie che invece avrebbero dovuto evitare? Il Comune dica ai cittadini e renda pubblici gli atti (se vi sono e se li ha mai redatti) con cui avrebbe intimato alla Regione Calabria ad intervenire solertemente senza cullarsi. Faccia immediatamente pressioni alla Regione pretendendo risposte e date certe oppure intervenga direttamente in virtù dei poteri che la legge gli conferisce”.