Cinque incontri culturali hanno celebrato la storia millenaria di Rossano, dimostrando il valore del passato per costruire una visione condivisa del futuro. Promossi dall’Associazione Amici del Liceo Classico San Nilo, guidata da Dora Mauro, e dal Circolo Culturale Rossanese, presieduto da Antonio Guarasci, gli eventi hanno offerto alla comunità un viaggio nella memoria collettiva, tra economia, cultura e società. Gli incontri, tenuti presso il Palazzo San Bernardino, hanno avuto come fulcro le Lectio Magistralis del professore Franco Filareto, che ha sapientemente raccontato il millenario percorso della città, dalla fondazione pre-ellenica fino ai giorni nostri. Fulcro dell’iniziativa sono state le Lectio Magistralis del professor Franco Filareto, figura di spicco del panorama culturale locale, che ha guidato i partecipanti in un viaggio attraverso i secoli, dalla fondazione della città fino al periodo normanno.
Un progetto che nasce come dono alla città
«Abbiamo pensato che fosse importante fare un regalo alla comunità – afferma Dora Mauro –. Volevamo offrire ai cittadini un percorso per conoscere e valorizzare la storia di Rossano e del territorio. Il riscontro è stato straordinario: non solo da parte di chi ha partecipato agli incontri, ma anche da chi, pur vivendo lontano, si è potuto collegare grazie alle registrazioni». Gli eventi, infatti, non si sono limitati a un pubblico fisico: grazie alla diffusione online, hanno raggiunto anche i rossanesi residenti fuori dalla Calabria, dimostrando quanto forte sia il legame con le proprie radici.
L’identità di Rossano tra passato e presente
Durante le lezioni, il professor Filareto ha messo in luce il ruolo centrale che Rossano ha ricoperto nel corso della sua storia millenaria, con particolare attenzione al periodo bizantino e normanno. «Abbiamo scoperto una Rossano florida, ricca, una vera meta economica e culturale per il suo tempo», sottolinea Mauro. Questa immagine di prosperità, però, è stata affiancata dalla riflessione sulla perdita di centralità che la città ha subito nel corso dei secoli. Per Filareto, tuttavia, non si tratta di una condizione irreversibile: «Se non si conosce, non si ama. E l’amore è l’anticamera dell’impegno civile. Conoscere la nostra storia è il primo passo per tornare protagonisti».
Collaborazione e partecipazione per un futuro condiviso
Il presidente del Circolo Culturale Rossanese, Antonio Guarasci, ha evidenziato l’importanza di coinvolgere la comunità in un progetto che guarda al passato per costruire il futuro. «Abbiamo registrato un interesse sorprendente – afferma Guarasci –. Cinque incontri non sono stati sufficienti per raccontare la nostra storia millenaria, e questo dimostra quanto le persone abbiano voglia e bisogno di conoscere le proprie radici». L’iniziativa ha gettato le basi per nuove collaborazioni, coinvolgendo anche la vicina Corigliano, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra le due realtà, oggi unite amministrativamente ma ancora in cerca di una piena coesione culturale. «Perché non proporre un ciclo di incontri anche sulla storia di Corigliano? Sarebbe un’opportunità per consolidare una visione condivisa del nostro territorio», suggerisce Guarasci.
Un messaggio di speranza e consapevolezza
Filareto ha concluso il ciclo di lezioni con un appello alla partecipazione e alla responsabilità: «Dobbiamo restituire alla nostra terra ciò che ci ha dato. Solo attraverso la conoscenza, l’amore e l’impegno possiamo riscoprire il nostro ruolo centrale nel Mediterraneo e nella Calabria». Il progetto ha dimostrato che Rossano non è solo una città con un grande passato, ma anche una comunità capace di guardare al futuro con consapevolezza e ambizione. L’iniziativa, nata come un “regalo” alla città, ha lasciato un segno profondo, stimolando riflessioni e aprendo nuove prospettive per una visione condivisa del territorio.