Piano Spiaggia: a partire da questa estate le zone demaniali del litorale rossanese saranno declassificate e riportate, nuovamente, allo stato fiscale antecedente al 2007. Si chiude, così, una questione decennale che ha messo in forte impasse gli esercenti balneari operanti sul litorale rossanese, a causa delle tassazioni altissime imposte ai lidi a seguito della categorizzazione in classe A delle aree costiere. Non solo. Sono stati varati anche dei provvedimenti che permetteranno di risanare gli arretrati in pochissimo tempo, in quanto la declassificazione delle zone demaniali sarà retroattiva e, di fatto, annullerà la classificazione vigente in tutto il suo arco temporale. È quanto emerso da un vertice tecnico-politico, chiesto dal segretario questore del Consiglio regionale Giuseppe Graziano per far fronte e risolvere l’annosa questione che ha bloccato l’economia turistica locale, tenutosi nei giorni scorsi a Catanzaro anche alla presenza del presidente della giunta regionale Mario Oliverio, dell’assessore regionale all’urbanistica Franco Rossi, del direttore generale del dipartimento urbanistica e governo del territorio, Domenico Pallaria, e del dirigente del settore, Francesco Tarsia. “Chiudiamo – dichiara soddisfatto Graziano – in modo definitivo e risolutivo una questione che come una spada di Damocle è stata appesa per circa un decennio sulle teste degli operatori turistici e degli imprenditori balneari che operano nel territorio di Rossano. La classificazione delle zone demaniali di Rossano – spiega ancora il Segretario questore che nei giorni scorsi ha portato sul tavolo della Regione un report dettagliato relativo al Piano spiaggia e alle categorie fiscali della costa – sarà riportata all’originaria classe C e sarà fatto, già a partire da questa estate, in forma retroattiva ristabilendo il giusto equilibrio fiscale antecedente al 2007.
E sarà proprio questo l’elemento determinante del nuovo disciplinare. Perché consentiremo, ai tanti operatori turistico-balneari, non solo di risanare la posizione fiscale con la Regione, purtroppo inficiata a causa di un improprio e inopportuno livellamento della classificazione, innalzata al massimo rispetto alla reale situazione economica e di mercato della zona; ma anche di consentire una programmazione commerciale, immediata, più consona e competitiva rispetto all’offerta del territorio. Era impensabile – precisa – che le nostre strutture ricettive e i lidi continuassero a pagare le tasse in misura maggiore alle strutture operanti nelle più rinomate zone costiere d’Italia. È questo – aggiunge Graziano – uno dei risultati concreti che da Consiglieri regionale, seppur dai banchi dell’opposizione, sono riuscito ad ottenere per rilanciare l’economica turistica della Città di Rossano”.