Molti mi accusano di essere corresponsabile del degrado in cui viviamo e mi attribuiscono responsabilità che non ho. Purtroppo non sono mai stato ascoltato; purtroppo nella nostra comunità i pregiudizi fanno perdere la ragione ed è inutile andare contro vento.
Prima di entrare in politica, seguendo le orme di mio padre, ho fatto l’imprenditore edile, il costruttore, ed ho realizzato l’unico quartiere che si possa definire decoroso in una piazza ostile alle cose belle. Decoroso finché le aree non sono passate in mano pubblica. Peccato! Ho speso un patrimonio in verde che nessuno mi aveva obbligato a fare. Non ho mai chiesto favori a nessuno, ne prima, ne dopo il mio ingresso in politica e questo non mi verrà mai perdonato. Per coltivare meglio la mia passione per la politica ho cambiato lavoro. Infatti, oggi mi occupo con grande soddisfazione di agricoltura, da uomo libero da qualsiasi condizionamento. Non vivo di politica ma, nonostante tutto, questa passione, lo ammetto, è diventata una malattia e quindi me ne infischio dei mediocri e vado avanti.
Insisterò con tutte le mie forze affinché si possa avere finalmente un ricambio in Municipio, non generazionale, ma di uomini e donne di ogni età che abbiano le capacità di governare un territorio ormai mortificato da troppi anni. Un mio buon amico mi ha consigliato di NON parlare mai in campagna elettorale di rigore, di rispetto delle regole a partire dai cittadini e di pugno duro nell’azione di governo, sarebbe il modo più sicuro per non farsi votare. Invece penso che oggi più che mai c’è bisogno di rigore, il “vogliamoci bene” non funziona più. Possibile mai che tutti vogliono essere trasgressori, che non vogliono pagare i tributi, che vogliono che venga favorito l’abusivismo, che si sprechi il denaro pubblico? Non credo! Questo Sindaco sta facendo esattamente il contrario di quello che avrei fatto io al suo posto. Rompere questo muro di gomma si può, basta avere un po’ di coraggio, non avere figli da sistemare e perché no, non andar fuori di zucca.