La notizia che Geraci intenderebbe ricandidarsi alla carica di sindaco mi lascia davvero basito. Personalmente penso che non terminerà nemmeno il suo mandato, anzi, sono convinto che il 2017 andremo alle urne. Altro che ricandidatura, siamo davvero alle comiche! La questione seria è un’altra: ci sarà questa volta un’offerta politica credibile? Da irriducibile ottimista, penso proprio di sì e, comunque, speriamo non accada ciò che è avvenuto nella vicino Rossano, con una miriade di candidati a sindaco che hanno decretato la fine dei partiti e soprattutto la fine di un centrodestra troppo frastagliato e di un centrosinistra, come sempre, autolesionista.
Per il centrodestra, mi auguro ci sia un solo candidato ed è ovvio che l’unico credibile è Giovanni Dima, anche se la gente dimentica, qualcosa ha dato a questo territorio. Per capire ciò che accadrà nel centrosinistra o solo a sinistra, con un esponente quale Aldo Algieri che si tira fuori dal PD, bisognerebbe avere la palla di vetro. Algieri, già in campagna elettorale, ritorna in campo questa volta fuori da tutti partiti, con un programma, secondo me, forte e consono al momento storico.
Dima, politico di lungo corso, grande mediatore, con una grande esperienza alle spalle, potrebbe rappresentare un’ancora di salvataggio per il centrodestra anche se, temo, non potrà contare sull’aiuto di Geraci e Company. E’ risaputo infatti che fra i due non corre più buon sangue e poi la storia ci dice che, mentre Dima si è sempre speso per tutti i candidati della sua area, Geraci si è mosso solo per se. Se dovessi dare un consiglio a Dima, per prima cosa, direi di lasciar perdere Geraci, è stato un fallimento, da parlamentare prima (non si conosce un solo atto fatto a difesa del suo Collegio) e da sindaco poi, incapace o se vogliamo, capace solo di prendere per i fondelli i propri concittadini. Meglio solo che in cattiva compagnia!
La vera novità è comunque Algieri, versione 2.0, sia per il programma, sia per la compagine di persone disposte a sostenerlo, gente da ogni parte che non ha bisogno di dimostrare le proprie capacità e che, oggi, vuole mettere la propria esperienza, la propria competenza ed il proprio coraggio a disposizione della comunità. Presto dovremo scegliere fra politica saggia ed un pò gattopardesca e politica rivoluzionaria, il che significa che per molti fannulloni ed incapaci la festa è finita.
Cataldo Russo