Sala operatoria chiusa a Castrovillari. Laghi: “Risolviamo i problemi e solo dopo festeggiamo!”
“È preciso compito di ogni cittadino e ancor più di chi i cittadini li rappresenta istituzionalmente, lavorare quotidianamente per il bene comune. Anche denunciando fatti gravi che non dovrebbero accadere, e chiederne conto. Non farlo sarebbe omissivo per ogni cittadino, omertoso per un rappresentante delle Istituzioni.
Ciò detto, si può voler minimizzare i disagi, gravissimi, esitati dal blocco dell’unica sala operatoria funzionante, ad oggi, presso l’ospedale di Castrovillari: pazienti assistiti con difficoltà, pazienti trasferiti, ricoveri chirurgici urgenti bloccati nel nosocomio del Pollino.
Appare però offensivo per le popolazioni locali e per tutti i loro rappresentanti istituzionali, che l’ASP, come riportato dalla stampa, scarichi su di loro la responsabilità di una mancata denuncia di questa situazione, a fronte delle ben note e continue manifestazioni, iniziative e denunce, anche in sede giudiziaria, susseguitesi negli anni ad opera delle Comunità e dei loro rappresentanti.
A questo punto, sorge il timore che l’ASP possa scoprire ora o, peggio, solo in futuro, le altre gravi criticità dell’Ospedale di Castrovillari, che da anni la gente del Pollino e dell’Esaro subisce e puntualmente e continuamente denuncia. Mi riferisco esplicitamente, tra le tante vertenze in atto, all’assenza, del Reparto di Ortopedia o alla mancata attivazione dell’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Fisiatrica, che potrebbe essere realizzata oggi stesso. Se solo si volesse…
Sarebbe inoltre necessario che chi parla a nome di un’Azienda Sanitaria Provinciale sappia capire e scindere le proprie specifiche funzioni e responsabilità, da quelle dell’Ufficio del Commissario Regionale alla Salute, che ha compiti di indirizzo, ben diversi da quelli di chi questo indirizzo deve realizzare. Da anni, nei DCA dei Commissari leggiamo provvedimenti e scadenze (concorsi, aperture di Reparti, ecc.) che poi, troppo spesso, le ASP lasciano al palo.
Chi ha a cuore, infine, il diritto alla salute delle popolazioni calabresi, tra cui il sottoscritto, gioirà certamente di una reale apertura del nuovo blocco operatorio (da troppi anni richiesto e puntualmente promesso), così come del ripristino della copertura H24 del Servizio di Emodinamica dell’Ospedale di Castrovillari, al momento costretto ad un rischiosissimo – per i pazienti- H12 e con l’eventualità addirittura di passare ad un quasi inutile H6. Ricordo, però, che l’H24 sarebbe semplicemente un normale funzionamento di un Servizio salvavita. Poco da festeggiare, dunque, e molto da lavorare”. Così il consigliere regionale, Ferdinando Laghi.
comunicato stampa