ROSSANO Botta e risposta nei Salviniani alla prese con un forte conflitto interno. Dopo il commissariamento e le gravi tesi dell’uscente Egidio Perri rompe il ghiaccio Paolo Maria Lamenza chiamato più volte in causa nell’ambito dello scontro. “Circa due mesi fa, dopo una serie di valutazioni interne sulla conduzione del Movimento cittadino, cinque degli otto componenti l’allora “direttivo politico” , vista la conduzione di “coma irreversibile ”dello stesso, la continua “emorragia” di soggetti che avevano dato adesione al movimento stesso, la fuga persistente di chi veniva presentato a far parte del gruppo, ed infine, lo scetticismo di tanti, nell’accettare un “progetto politico” basato non su dialogo e confronto ma su manie di protagonismo personale, mettevano in discussione la figura del coordinatore cittadino, tempo addietro nominato Pro Tempore, direttamente dai Segretari Provinciale e Regionale. Gli stessi Coordinatori, dopo attenta valutazione, decidevano l’azzeramento dell’incarico assegnato, lo scioglimento del “direttivo” e la formazione “a tempo” di un nuovo gruppo di lavoro sotto la responsabilità ed a guida del Segretario Provinciale Bernardo Spadafora, invitando più volte lo stesso Sig. Perri a continuare comunque a collaborare nello stesso gruppo di lavoro. Tale decisione, venne comunicata alla presenza degli iscritti nella sede di Rossano e, a seguire, definitivamente ratificata, dagli stessi Dirigenti, durante l’ultima assemblea Regionale del Movimento nella sede di Lamezia Terme, alla presenza di tutti i Coordinatori delle varie realtà territoriali Calabresi. “De facto”, tutti nel movimento a Rossano, accettarono la decisione tranne lo stesso Perri che, da quel momento, vide in questa “misura” dei Responsabili Regionale e Provinciale una sorta di defenestramento non dovuto, di una “congiura” nei suoi confronti, continuando pertanto a definirsi e presentarsi, arbitrariamente, anche successivamente, Coordinatore Cittadino del Movimento NcS , e, addirittura, nello stesso momento in cui venne decretata tale decisione da parte del coordinatore Provinciale e Regionale, nella sede di Rossano, Perri, dava comunicazione della “nomina” di un “Suo nuovo direttivo”, che provvedeva ,in totale “anarchia”, addirittura alla immediata espulsione del sottoscritto.Senza scendere in dettagli, che mal si addicono ad un confronto fatto di chiarezza e trasparenza, voglio solo ricordare a chi di Politica non conosce nemmeno le regole di base che: Un “direttivo politico” viene nominato dal suo Segretario regolarmente eletto durante un Congresso seguendo le regole statutarie del Partito; Che una “Nomina pro tempore” fatta dai Coordinatori Regionale e Provinciale può in qualsiasi momento essere revocata; Che lo scioglimento del “direttivo Politico”, deve preventivamente, anche per una questione di “stile e correttezza”, oltre che per normativa, essere comunicato e motivato ai Dirigenti del partito;
Che, ad avvenuta comunicazione del “commissariamento” cioè quando Non si dispone più di incarichi, è da sprovveduti e a dir poco fuori luogo oltre che omissivo insolente ed arrogante, autonomamente nominare un nuovo “direttivo” col compito di “espellere” un tesserato; Che, un Coordinatore Cittadino dovrebbe almeno conoscere lo statuto di riferimento del Suo Movimento, e che, pertanto, all’Art. 36 dello stesso recita a chiari note chi, quando, come, un “segretario cittadino” può proporre una espolsione; Che, infine, un Coordinatore Cittadino, quale responsabile di una comunità Politica, dovrebbe seguire regole e direttive, dando il buon esempio.
Ciò è la pura verità di quanto si sia consumato nell’arco di due mesi.
Si vuole dare, al contrario, una immagine di litigiosità a quanti, in assoluto silenzio hanno accettato fin dall’inizio la decisione di chi guida il Movimento in Calabria. Si cerca altresì di infangare il buon nome di iscritti e di candidati alle ultime consultazioni Amministrative dallo stesso Sig. Perri, parlando di “mala politica”. Si insinuano “giochetti, trucchi e trucchetti” elaborati alle Sue spalle senza denunciare quali. Si minacciano comunicati e conferenze stampa confondendo l’opinione pubblica. Si mortifica la decisione presa dai Segretari Regionale e Provinciale con arroganza ed insolenza scrivendo di “politica sporca”. Infine, come se non bastasse, questo “delirio di onnipotenza” porta addirittura lo stesso Sig. Perri a fare un pubblico appello “…agli elettori ed a chiunque si sia avvicinato al Movimento Rossanese di Matteo Salvini, di non alimentare il cammino con il proprio consenso, in qualsiasi contesto e competizione elettorale locale e Provinciale …” dimenticando probabilmente, i trentatré voti di consenso elettorale da Lui stesso avuti da capolista e Coordinatore del Movimento. La determinazione decisionale di Bernardo Spadafora , parla una sola lingua, cioè andare avanti guardando avanti. A Lui tutta la nostra solidarietà per le immeritate affermazioni fatte da Perri, impregnate solo da rancore, risentimento personale e nulla di Politico. Allo stesso Coordinatore, inoltre, riconosciamo la determinazione gestionale e la capacità risolutiva”.
(fonte: La Provincia di Cosenza)