Nell’attesa della visita del commissario dell’ASP, La Regina ,il PD di San Giovanni in Fiore rileva ancora una volta un sistema sanitario sangiovannese disorganizzato.
Un medico lasciato solo a fare tamponi, in luoghi inadeguati in cui gli assembramenti sono una conseguenza e le persone vivono il disagio di lunghe attese con alto rischio di contagio.
L’ASP di Cosenza lamenta carenza di reagenti ed è in arretrato nella processazione di 1000 tamponi di cui circa un quarto provenienti da San giovanni in fiore.
Non è partito un punto vaccinazioni, possibile che non si riesca ad organizzare un centro con più postazioni, con spazi distinti per l’entrata e l’uscita delle persone?
I soggetti fragili scelgono di spostarsi in altri centri anche fuori provincia e degli over 70 non importa a nessuno, in Calabria difatti non è partita la vaccinazione di questi soggetti che vista l’età e la presenza di comorbilità risultano vulnerabili e fragili. Le USCA sono un miraggio, anzi qui non si conosce proprio il significato dell’utilità delle stesse.
Il PD chiede: di avere un centro vaccinale che possa ospitare in sicurezza, in tempi rapidi e dignitosamente tutta la popolazione sangiovannese; le Unità Speciali di Continuità Assistenziali; di fare chiarezza e tracciabilità dei casi Covid attivi.
(Comunicato Stampa)