La chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano è un atto incomprensibile, condito persino da una presa in giro elettoralistica del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio che era venuto a tagliare il nastro dello stesso reparto, oggetto d’una complessiva ristrutturazione, proprio durante la campagna per le ultime elezioni politiche tenutesi lo scorso 4 marzo. Oggi invece, a distanza di poco meno di sei mesi, mi chiedo: a quale logica ed a quale riorganizzazione sanitaria locale risponde la chiusura proprio di tale reparto recentemente inaugurato in pompa magna? Vorrei portare a conoscenza i cittadini che non ne fossero a conoscenza del fatto che l’apertura di quel nuovo reparto oggi inspiegabilmente chiuso subì persino un notevole ritardo, dovuto all’assenza di fondi finanziari finalizzati ad installarvi le porte: ebbene, fu proprio la sottoscritta, insieme ad altri, a farsi promotrice di una raccolta di fondi su base volontaria che devolvemmo proprio per l’acquisto delle porte da parete dell’Azienda sanitaria provinciale. Non riuscendo a dare una spiegazione logica alla chiusura del reparto, mi chiedo ancora se corrisponda al vero che essa, ed il relativo trasferimento della Medicina del “Giannettasio” presso l’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano – che, come tutti sanno, unitamente all’ospedale di Rossano rappresenta un ospedale “spoke” – sia stato avallato nel corso di una recente riunione, con tanto di verbale, tra il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale Raffaele Mauro, il commissario del Comune di Corigliano Rossano Domenico Bagnato ed i due ex sindaci dei due ex Comuni oggi fusi Stefano Mascaro e Giuseppe Geraci. Perché – fosse vero – mi chiedo ancora: ci vuole tanto per capire che questa nuova organizzazione sanitaria finirà per continuare a privilegiare, come già sta accadendo da tempo, e sembra oramai in modo irreversibile, altri territori attraverso un continuo depotenziamento di reparti medici ed uffici amministrativi? Si applichi per intero, e non parzialmente come sta avvenendo, il recente Atto aziendale approvato dall’Azienda sanitaria provinciale! Rivendichiamo, come Città di Corigliano Rossano, il diritto alla salute dei nostri cittadini, e perciò rivendichiamo di conoscere i tempi per la costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide che dovrebbe sorgere proprio nel territorio della nuova Città di Corigliano Rossano. (Patrizia Curia, già consigliera comunale di Rossano)