“La lotta deve continuare, oggi abbiamo compiuto il primo passo verso una normalizzazione della gestione sanitaria calabrese ma questo non è un punto di arrivo bensì un punto di partenza”. Non cela una certa soddisfazione il sindaco di Cinquefrondi e Responsabile per il Mezzogiorno di dEMA Michele Conia dopo la riuscita manifestazione di protesta dei sindaci calabresi che nella giornata di giovedi 19 novembre hanno invaso pacificamente piazza Montecitorio riuscendo a far ricevere una delegazione dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Sul tavolo tre richieste specifiche: fine del commissariamento attraverso un processo di transizione breve, cancellazione del debito sanitario regionale e maggior coinvolgimento dei sindaci nelle decisione prese in materia sanitaria. In questo senso dal governo sono arrivate aperture e rassicurazioni, ma la strada è ancora lunga.
“Oggi abbiamo compiuto il primo passo verso di un processo di riappopriazione della sanità pubblica da parte dei calabresi – ha commentato Michele Conia – ma vigileremo attentamente su quello che succederà. L’immagine della nostra regione è uscita a pezzi dalle cronache di questi giorni, tutti pensano alla Calabria come ad una terra senza speranza e invece abbiamo dimostrato che questa regione è fatta anche da centinaia di amministratori locali che ogni giorno cercano con pochissimi mezzi di ottenere il meglio per le proprie comunità. E questi amministratori giovedì a Roma hanno dimostrato che questo gioco al massacro deve finire. La lotta inizia adesso, saremo vigili e se le cose non andranno nel verso giusto non escludiamo altre forme di protesta atte a tutelare i diritti dei cittadini calabresi”.