Le OO.SS. hanno innanzitutto rimarcato la loro amarezza per il ritardo con il quale ha avuto luogo la riunione, sottolineando come l’approvazione dell’Atto aziendale, che presenta forti elementi di criticità, sia avvenuta senza un confronto preventivo. Hanno, tuttavia, manifestato consapevolezza rispetto alle enormi difficoltà rappresentate dal Commissario, vista la situazione drammatica in cui versa la Sanità nella provincia di Cosenza, sia in termini economici quanto in termini logistici e strutturali, per le quali si continua a chiedere interventi concreti del Governo nazionale.
CGIL, CISL e UIL hanno chiesto una decisa accelerazione per una campagna di vaccinazione che sia efficace e trasparente, e che vede invece in questa fase la Calabria in ritardo, anche alla luce dei nuovi obiettivi assegnati dal Governo, con priorità ad anziani e fragili e con il rafforzamento del personale dedicato anche per le vaccinazioni a domicilio. Apprezzamento è stato espresso per l’avvio di inchieste interne tese ad accertare anomalie e zone d’ombra nella campagna di vaccinazione, oggetto già di un esposto-denuncia presentato nel marzo scorso dai sindacati confederali alla Procura della Repubblica di Cosenza.
I rappresentanti di CGIL, CISL e UIL hanno rivolto al Commissario un appello affinché possano essere resi operativi in tempi brevi gli accordi stipulati a livello regionale con medici di base, farmacisti, pediatri e odontoiatri, finalizzati ad una svolta nella somministrazione dei vaccini anche e soprattutto nei centri più piccoli e nelle aree interne. È stato, inoltre, chiesto che sia programmata per tempo la fase delle vaccinazioni sui luoghi di lavoro, in applicazione del relativo protocollo d’intesa sottoscritto fra le OO.SS. e il Governo.
Sulle misure di contrasto al Covid-19, di fronte alla situazione di sovraccarico delle strutture ospedaliere, occorre subito – hanno rimarcato i sindacalisti – aprire nuovi posti letto dedicati, assumendo personale aggiuntivo per l’emergenza pandemia: si assiste con grandissima preoccupazione, infatti, alla saturazione dei posti letti Covid, alla difficoltà nelle cure delle altre patologie e al gravosissimo impegno di un personale sanitario ormai allo stremo delle forze. E proprio in relazione all’emergenza, sono stati richiesti chiarimenti urgenti sui ritardi nell’utilizzo delle risorse Covid dedicate, degli 11 milioni di cui al DCA n. 91 del 18 giugno 2020 finalizzati sia all’esecuzione di lavori sulle strutture per creare percorsi “puliti” sia per aumentare i posti letto Covid, così come sull’utilizzo dei 3 milioni di euro assegnati per l’ADI Covid. Rispetto al potenziamento delle 11 USCA, che lavorano con organici ridotti all’osso, il Commissario ha comunicato che sono in corso e si concluderanno a breve le procedure per il reclutamento di personale aggiuntivo.
Su precisa richiesta delle OO.SS., il Commissario La Regina si è, inoltre, impegnato ad affrontare e definire la questione relativa all’autorizzazione per il Laboratorio di Genetica Medica, Microbiologia e Sieroimmunologia del Centro sanitario dell’UNICAL all’esecuzione di tamponi molecolari, in modo da superare i limiti enormi ed i ritardi nella processazione dei tamponi, che hanno fatto “saltare” il tracciamento.
In relazione all’Atto aziendale dell’ASP di Cosenza CGIL, CISL e UIL hanno evidenziato la mancanza di una visione complessiva e di svolta, soprattutto l’assenza di quei cambiamenti organizzativi necessari ad una sanità di prossimità, la cui mancanza drammatica è stata una delle durissime lezioni impartite dal Covid. I sindacalisti hanno fatto rilevare anche la necessità di maggiori impegni ed investimenti rispetto agli interventi indispensabili al miglioramento dei servizi negli aspetti più deficitari relativi agli indicatori LEA.
Nel contempo, sono state evidenziate le criticità del DCA 31 e 33 del Commissario Longo nel definire le linee guida degli atti aziendali, criticità che si ripercuotono sull’Atto aziendale dell’ASP cosentina. I rappresentanti di CGIL, CISL e UIL hanno, infatti, sostenuto che, anche alla luce della redazione del PNRR che destina risorse e compie scelte importanti su sanità ed innovazione, debbano essere apportate modifiche al decreto Longo e che, a cascata, negli atti aziendali si debba prevedere di più su innovazione, telemedicina, tecnologie utili a realizzare una sanità di prossimità. Ma soprattutto è evidente, hanno rilevato le tre OO.SS., che ancora troppi posti letto, in assenza del piano straordinario di assunzioni richiesto a gran voce, resteranno soltanto “virtuali”.
Per CGIL, CISL e UIL occorre poi capire quali sono i tempi di realizzazione delle Case della Salute e prevedere Ospedali di Comunità, rafforzando nei fatti la rete ospedaliera e la rete territoriale. «Ci interessano certamente le previsioni organizzative – è stato affermato dai sindacalisti –, ma soprattutto ci interessano i tempi e le modalità, il personale grazie al quale si darà corso alle iniziative previste: dalle Case della Salute ai presidi ospedalieri di Praia a Mare e Trebisacce, al rafforzamento degli Ospedali di Montagna e degli Ospedali Spoke». La mancanza di dati sul personale e sulla dotazione organica non consente, tra l’altro, è stato osservato, di capire come concretamente potranno funzionare servizi e presidi. Per CGIL, CISL e UIL tante previsioni, come avvenuto per il precedente Atto aziendale, resteranno sulla carta senza un piano straordinario di assunzioni, perché senza personale non c’è sanità.
Le OO.SS. hanno comunicato, nel corso dell’incontro, che presenteranno una serie di osservazioni rispetto alle criticità dell’Atto aziendale, sottolineando come in questo frangente serva più che mai un’ampia partecipazione per riorganizzare la sanità. Hanno giudicato, quindi, positivamente la volontà del Commissario La Regina di aprire un confronto con le parti sociali e dichiarato che sosterranno ogni azione utile sia a riorganizzare e rafforzare la sanità provinciale, sia a riportare trasparenza e legalità nella gestione dell’ASP.
Come sempre, hanno affermato, valuteranno l’operato in base ai risultati e alla capacità di realizzare in tempi brevi gli interventi annunciati per il potenziamento dei posti letto Covid, per le assunzioni finalizzate sia alla pandemia sia alla cura delle altre patologie, per il potenziamento del tracciamento dei contagi, per l’accelerazione della campagna vaccinale, come anche in base alla manifestata volontà, che deve tradursi in atti, di apportare modiche migliorative all’Atto aziendale (Comunicato stampa).