«Negli ospedali calabresi si registra una spaventosa carenza di personale, a fronte della quale i tre commissari del governo non hanno ancora provveduto ad adottare il Programma operativo di prosecuzione del Piano di rientro per il periodo 2022-2023, indispensabile per sbloccare i primi 60 milioni già finanziati dallo Stato, che permetterebbero di assumere buona parte dei medici, degli infermieri e degli Oss necessari». Lo afferma, in una nota, il deputato di L’alternativa c’è Francesco Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità. «Questo grave ritardo – prosegue il parlamentare – sta costringendo i sanitari a forte stress lavorativo, come per esempio denunciato dai medici del presidio ospedaliero di Rossano, con la conseguente diminuzione della qualità e della sicurezza delle cure. È assurdo che la maggioranza di governo resti muta e ferma rispetto a questo problema. Soprattutto, è indicativo l’attendismo del ministro della Salute, Roberto Speranza, anche rispetto alla decadenza di legge dei commissari aziendali che non abbiano approvato o non possano approvare i bilanci degli esercizi conclusi. Delle due, l’una: o Speranza non parla con nessuno dei parlamentari di maggioranza, oppure che c’è una precisa volontà politica, patologica, di lasciare la sanità calabrese nella confusione più totale». «In ogni caso – conclude Sapia – è una vergogna che a Palazzo Chigi e al ministero della Salute non muovano un dito perché la Regione disponga subito di quei 60 milioni e per consentire ai commissari delle varie aziende, nominati dal delegato governativo Guido Longo, di gestire e riorganizzare i servizi alla svelta. Ultima questione: anche gli Atti aziendali sono congelati nel freezer del dipartimento regionale Tutela della salute? Quanto tempo dobbiamo ancora attendere, prima che vengano definiti con scienza e coscienza?»
Comunicato stampa